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Carta d'Identità


Carta d'Identita' Ricordate!Sono un araboE la mia carta d’identità è la numero cinquantamilaHo otto bambiniE il nono arriverà dopo l’estate.V’irriterete?Ricordate!Sono un arabo,impiegato con gli operai nella cavaHo otto bambiniDalle rocceRicavo il pane,I vestiti e I libri.Non chiedo la carità alle vostre porteNé mi umilio ai gradini della vostra cameraPerciò, sarete irritati?Ricordate!Sono un arabo,Ho un nome senza titoliE resto paziente nella terraLa cui gente è irritata.Le mie radicifurono usurpate prima della nascita del tempoprima dell’apertura delle ereprima dei pini, e degli alberi d’olivoE prima che crescesse l’erba.Mio padre… viene dalla stirpe dell’aratro,Non da un ceto privilegiatoe mio nonno, era un contadinoné ben cresciuto, né ben nato!Mi ha insegnato l’orgoglio del solePrima di insegnarmi a leggere,e la mia casa è come la guardiola di un sorvegliantefatta di vimini e paglia:siete soddisfatti del mio stato?Ho un nome senza titolo!Ricordate!Sono un arabo.E voi avete rubato gli orti dei miei antenatiE la terra che coltivavoInsieme ai miei figli,Senza lasciarci nullase non queste rocce,E lo Stato prenderà anche queste,Come si mormora.Perciò!Segnatelo in cima alla vostra prima pagina:Non odio la genteNé ho mai abusato di alcunoma se divento affamatoLa carne dell’usurpatore diverrà il mio cibo.Prestate attenzione!Prestate attenzione!Alla mia colleraEd alla mia fame!