ASPETTANDO BETTINI Il giorno più bello della sua carriera, ha detto, e non è difficile credergli. Alla fatidica età di 33 anni, Bert Grabsch si è laureato campione del mondo a cronometro. Tedesco di nascita, svizzero di residenza, 14 vittorie non memorabili (però anche una tappa della Vuelta 2007), infiniti piazzamenti, fisico compatto e testa dura da cronoman. "Il mio giorno perfetto: percorso ideale, forma ottima, velocità e rendimento costanti. In altre situazioni c’era sempre qualcuno che mi batteva, stavolta no". Lo ha aiutato l’assenza dei migliori specialisti, da Cancellara a Schumacher. "Quest’anno avrei voluto fare il Tour de France, invece sono stato dirottato al Giro dell’Austria. Ho fatto la crono dell’Olimpiade: quattordicesimo. Oggi, senza Cancellara, c’erano almeno 10 corridori in grado di vincere. Ce l’ho fatta io. Sono felice, ma non sorpreso".
Cronometro
ASPETTANDO BETTINI Il giorno più bello della sua carriera, ha detto, e non è difficile credergli. Alla fatidica età di 33 anni, Bert Grabsch si è laureato campione del mondo a cronometro. Tedesco di nascita, svizzero di residenza, 14 vittorie non memorabili (però anche una tappa della Vuelta 2007), infiniti piazzamenti, fisico compatto e testa dura da cronoman. "Il mio giorno perfetto: percorso ideale, forma ottima, velocità e rendimento costanti. In altre situazioni c’era sempre qualcuno che mi batteva, stavolta no". Lo ha aiutato l’assenza dei migliori specialisti, da Cancellara a Schumacher. "Quest’anno avrei voluto fare il Tour de France, invece sono stato dirottato al Giro dell’Austria. Ho fatto la crono dell’Olimpiade: quattordicesimo. Oggi, senza Cancellara, c’erano almeno 10 corridori in grado di vincere. Ce l’ho fatta io. Sono felice, ma non sorpreso".