JAMBOREE

2 hamacas y sombrilla 7.50 Euros


Non è che non lo sapessi. Lo sapevo benissimo. Che la Spagna fosse in crisi intendo. Ma mi ha sorpreso lo stesso. Anche se vedere come per una volta la televisione abbia ripreso fedelmente la realtà mi ha sorpreso ancora di più, devo ammetterlo. Ma forse non è del tutto vero nemmeno questo, perché la situazione dal vivo è stata infinitamente peggio di 1000 inchieste-verità viste in tv. Perché io interi centri commerciali chiusi mica li avevo mai visti. E nemmeno 3 albergoni-1000 stanze sbarrati, uno in fila all’altro. E fa effetto. Caspita se lo fa. Ed essere circondati dalle scritte  “En venta”, “Se alquila”, “Descuentos”,  a lungo andare dà l’idea di un paese in vendita. Anche se non in svendita, va detto. Anzi. Perché quello che si coglie è un paese che reagisce, che ha un orgoglio. Ci sono “sconti a sangue” ovunque, è vero, ma è solo commercio e marketing, sta poi nella libertà di ognuno approfittarne o meno: non c’è la pretesa dell’obolo, della carità,  in virtù del fatto che “siamo tanto poveri e la crisi ci ha colpiti come un treno”. Perchè si sa, camarón que se duerme se lo lleva la corriente, come dicono da quelle parti. E la gente non sta lì a guardarsi il ditone dei piedi e reagisce. C’è poca gente? Bene, si abbassano i prezzi. La maggior parte dei turisti è straniera? Bene, che si sentano accolti: basta con il caldo de pescado e il vin tinto e largo invece a fast food, trash food e mi-massacro-il-fegato food. C’è l’esigenza di personalizzare l’attrattiva turistica, di distinguersi un po’ dall’offerta globale? Le famiglie già vanno a Rimini, la gioventù va a Mykonos, e i pensionati restano nel parchetto sotto casa perché con la minima non si pagano nemmeno le pastiglie per la pressione. E allora ci si ingrugna e si rinuncia? Macchè: ci sono pur sempre i gay. Che sono tanti. E allora vai con gli spettacoli a tema, coloratissimi, sboccatissimi e roboanti, le drag queen mattina mezzogiorno e sera,  la musica petarda e i cocktails con gli ombrellini. Il tutto ovviamente condito dalla simpatia spagnola. E che vi devo dire, a me vien voglia di fare il tifo per loro. Olè.