JEAN JOSE ROSATI

VORREI TUFFARMI NELLE STELLE, LASCIANDOMI CADERE DAL PUNTO PIU' ALTRO DELL'UNIVERSO. SEGUIRE I SENTIERI COLORATI COME ARCOBALENI, SFRECCIANDO VELOCE COME LE STELLE CADENTI, LASCIANDO DIETRO DI ME GAIARDE SCIE LUMINOSE, ZIG ZAGANDO IN UN PERFETTO SLALOM TRA I PIANETI. PASSARGLI COSI VICINO QUASI A TOCCARLI CON LA PUNTA DELLE DITA, IN MODO CHE POSSA IO SENTIRE QUANTO CALORE EMETTE IL SOLE E QUANTO SIA FORTE IL FREDDO BRIVIDO DELLA LUNA. PASSARE DALLA STRATOSFERA TERRESTRE PER POI RIAFFIORIRE DALLE NUVOLE DI UN CIELO CELESTE A TRATTI BLU. PER POI TERMINARE LA MIA VELOCISSIMA CORSA IN QUEL PROFONDO OCEANO CHE NON HA ORIZZONTI COME CONFINI. IMMERGENDOMI NEL PROFONDO MARE, DOVE LEGGENDE TRAMANDATE DALL'UOMO, NARRANO DI UNA CITTA' NASCOSTA, DOVE E' POSSIBILE AMMIRARE IL CENTRO DEL MONDO. OLTREPASSATA QUELL'ULTIMA FRONTIERA, TROVERO' IL PEZZO MANCANTE CHE MI COMPLETA. IL VIATICO CHE SEPARERA' LA REALTA' DALLA FINE DEL  MIO SOGNO.

JEAN