LIBERTA'

I martiri ALITALIA...

Era assolutamente indispensabile che io, addetta di scalo Alitalia, scrivessi qualcosa a riguardo.

Inanzitutto "qualcosa" l'ho scritta a vari organi di comunicazione quali :il direttore del TG3, Maurizio Costanzo (in genere da' voce a coloro i quali vengono soffocati) e altri, ma senza aver avuto alcuna risposta, non sono così autorevole.

Mi sento di dire che sono disgustata da come questa vicenda viene interpretata. Nella realtà Alitalia c'è ne sono innumerevoli altre, tutte di pari dignità, ma con diverse conseguenze che tutto ciò avrà su di loro; assistenti di volo, piloti, comandanti, personale di terra, precari (tanti) tra volo e terra e tutto l'indotto che ruota attorno ad una realtà così importante quale la nostra amata e bistrattata compagnia di bandiera, per non parlare dell'utenza che verrà fortemente penalizzata.

Vi parlo della mia esperienza, che poi assomiglia a quella di moltissimi altri miei colleghi:

Nel mese di novembre di 8 anni fa mi arrivò una raccomandata che mi invitava a ritirare un biglietto Alitalia per presentarmi alle prime selezioni come addetta di scalo. Dopo aver mandato più di 2 volte la domanda e il mio curriculum a questa rispettata azienda, fui felicissima di aver avuto una risposta e mi fiondai in agenzia a ritirare il mio biglietto, gentilmente offerto dalla compagnia. A quel viaggio selettivo ne seguirono altri e avendo superato le varie selezioni, fui invitata a fare un corso, anch'esso selettivo, con esame finale quindi, di 15 giorni a Roma. Io, come molti altri ragazzi ricchi di belle speranze venimmo ospitati in un bell'albergo di Ostia e ogni giorno andavamo seguire, presso le strutture dell'Alitalia fatte a posta per ospitare corsi di vario tipo e livello, le lezioni che "professori" impiegati Alitalia tenevano. Arrivò il giorno dell'esame, ero emozionatissima,pensavo che oramai la mia vita professionale dipendesse da quell'esame, ed era vero. Fui brava e lo superai. Dopo 4 giorni ero già nel mio scalo di appartenenza a lavorare cercando di fare del mio meglio, anche perchè il contratto che avevo firmato era a tempo determinato, e mi dicevo che se avessi imparato tanto e mi fossi sempre più professionalizzata l'Alitalia mi avrebbe, prima o dopo, fatto firmare un contratto a tempo indeterminato. Sono passati 8 anni, lunghissimi e ricchi di lavoro in cui però, io come altri miei colleghi, tra impiegati e d operai, abbiamo lavorato 4 mesi in inverno e 6 in estate, firmando quindi sempre e solo contratti a termine, eppure nel frattempo l'Alialia ha chiamato altra gente per integrare l'organico e in molti sono andati in pensione,ed inoltre eravamo e siamo noi "stagionali-stagionati" a portare avanti lo scalo lavorando tanto e molto più di quanto chi, impiegato a tempo indeterminato, facesse. Ed ora che succede? La trattativa fallisce...e noi?Noi che non siamo tutelati da niente e nessuno che fine facciamo?In ogni caso siamo fuori, e non c'è e non c'e stato nessun tavolo di trattative che discutesse della nostra situazione e del nostro futuro. Alitalia ha investito tempo e denaro su di noi che siamo circa 4000, e noi amiamo la nostra società come e quanto chi ha speso 30 anni all'interno. L'Alitalia e la nostra divisa ce l'abbiamo nel sangue e guai a chi ce la tocca, nonostante tutto! Ma che fine faremo? Sono davvero disperata e molto molto triste!