BOYS DON'T CRY
I CURE NON SONO STATI SONO FACCE PALLIDE E CANZONI TRISTI. QUINDI ASCIUGATEVI GLI OCCHI E RICORDATE : " I RAGAZZI NON PIANGONO!!"
Sento una voce
Che chiama il mio nome
Il suono è profondo
Nell'oscurità
Sento una voce
E comincio a correre
Fra gli alberi
Fra gli alberi
Fra gli alberi
All'improvviso mi fermo
Ma so che è troppo tardi
Mi sono perso in una foresta
Tutto solo
La ragazza non c'è mai stata
È sempre la stessa storia
Sto correndo verso il nulla
Ancora ed ancora ed ancora ed ancora...
"..non ha importanza se
moriamo tutti
ambizione nel retro di una macchina nera
in un edificio alto
c'é così tanto da fare
ora di andare a casa.......
.........la corda stretta intorno alla mia gola
apro la bocca e la testa mi si squarcia
un suono come una tigre che si dibatte nell'acqua ancora e ancora moriamo uno dopo l'altro......."
E la sabbia ed il mare cresce
Chiudo gli occhi
Mi muovo lentamente attraverso le onde che affogano
Andandomene in uno strano giorno
La mia testa cade all'indietro
Ed i muri crollano
Il cielo e l'impossibile esplodono
Trattenuto per un attimo ricordo una canzone
L'impressione di un suono
Poi tutto sparisce per sempre
Uno strano giorno...
Uno strano giorno...
CHARLOTTE SOMETIMES
LUGLIO 1981. Domina uno Smith, irrequieto, cupo, depresso e fortemente insoddisfatto. Nasce in questo frangente Charlotte sometimes, ispirata all'omonimo romanzo per ragazzi di Penelope Farmer, i Cure realizzano le riprese del video nell'ospedale psichiatrico ormai in disuso "Virginia Waters" nel Surrey.
Tra visioni oniriche e reali Charlotte rivive le esperienze di una bambina morta 50 anni prima.In assoluto uno tra i dieci brani più belli mai partoriti dalla geniale mente del frontman dei Cure.
... le lacrime le coprivano il volto
piangeva per una bambina scomparsa tanto tempo prima...
a volte sogno il posto dove gli altri danzano,
a volte sogno Charlotte,....
EASY CURE
L'azzurro svanisce lentamente
Le piccole valli d'oriente
Catturano il sole che muore
Poi viene la notte
Nera e silenziosa La pozzanghera
Riflette il posto solitario Dove ti incontro
Vedo la tua testa Nella luce morente
E nell'oscurità
I tuoi occhi brillano radiosi
"...dirsi addio in una notte come questa
sia pure l'ultima cosa che facciamo
non ti ho mai vista così persa
delle volte non sembri neppure tu
si fa scuro ancora più buio
per favore resta, ma io, come fossi di pietra, ti guardo andare via...
sto venendo a cercarti a costo di metterci una notte intera
una caccia alle streghe per un'altra ragazza
per sempre e fino alla fine è sempre per te..."
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I CURE NON SONO STATI SONO FACCE PALLIDE E CANZONI TRISTI. QUINDI ASCIUGATEVI GLI OCCHI E RICORDATE : "I RAGAZZI NON PIANGONO!!"
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I capelli corvini e cotonati, la faccia pallida con rossetto sbavato di Smith si comincia ad intravedere sulla..........
Nel 1981 il peggioramento, gli occhi sofferenti di Bob non vedono che il grigio, la sua psiche è colpita da pensieri oscuri, terribili incubi lo perseguitano, completamente grigia sarà la copertina di "Faith".
I ragazzi non Piangono
vorrei dirti che mi dispiace
se ho pensato che ti avrebbe fatto cambiare idea
ma so che questa volta
ho detto troppo
sono stato troppo crudele
cerco di riderci sopra
di coprire tutto con le bugie
provo e ci rido sopra
nascondendo le lacrime agli occhi
perchè i ragazzi non piangono
i ragazzi non piangono
vorrei gettarmi ai tuoi piedi
e chiederti perdono
supplicarti
ma so che è troppo tardi
e ora non c'è niente che possa fare
così cerco di riderci sopra
coprendo tutto con le bugie
cerco di riderci sopra
nascondendo le lacrime agli occhi
perchè i ragazzi non piangono
i ragazzi non piangono
avrei voluto dirti
che ti ho amata
se avessi pensato che saresti restata
ma so che non serve a niente
che tu sei già
andata via
ho giudicato male i tuoi limiti
ti ho spinta troppo lontano
ti ho dato per scontata
credevo che avresti avuto più bisogno di me
ora farei qualsiasi cosa
per averti di nuovo qui
ma non faccio nient'altro che ridere
nascondendo le lacrime agli occhi
perchè i ragazzi non piangono
i ragazzi non piangono
i ragazzi non piangono
"La corda stretta intorno alla mia gola/ apro la bocca/ e la testa mi si squarcia/ un suono come una tigre che si dibatte nell'acqua/ ancora e ancora moriamo uno dopo l'altro..."
Nessun figlio, però, all'orizzonte della famiglia Smith: "Abbiamo deciso di non averne. Preferisco restare solo zio. Non so se sarei un buon padre; non ho alcun senso della disciplina nella mia vita e non sono certo che riuscirei ad imporlo a un figlio"