Juventus

Amauri: Una notte per stupire il mondo


TORINO. «Speriamo che vinca il brasiliano giusto». Carvalho Amauri questa sera guiderà l’assalto al Milan, cioè alla squadra più verdeoro che si possa trovare da questa parte dell’Oceano, e lo farà in beata solitudine. Volendo la sfida potrebbe essere pre sentata anche così: Amauri contro “resto del Brasile”. Ancelotti può contare su Kakà, Ronaldinho, Pato, Emerson, Dida. Un quintetto stratosferico almeno nei suoi primi tre componenti, a cui stava per aggiungersi un sesto primattore: «E’ vero, il Milan mi ha corteggiato».Oggi è felice della scelta fatta? «Come potrei non esserlo? I bianconeri furono i primi a trattar mi, già nel novembre 2007. Poi di offerte ne arrivarono altre, ma i dirigenti della Juve furono bravi a farmi capire che puntava no davvero su di me».Per un attaccante incontrare la difesa del Milan, di questi tempi, è come andare al luna park: il divertimento è assi curato. Tre gol li hanno segnati i suoi ex compagni del Pa lermo, due gli attaccanti del Toro, altrettanto quelli del Portsmouth.«Sarà, io al Milan ne ho segnato uno soltanto. Il 2-0 nella sfida di un paio d’anni fa a San Siro. E’ stato forse il gol più facile del la mia carriera, eppure stavo per sbagliarlo. Eccesso di sicurez za ».Quest’anno ne ha sbagliati pochi... «Nel tempo ho acquisito una certa maturità, penso meno allo spettacolo, più alle cose concrete. Infatti non ci si interroga più sul fatto che io sia una prima o una seconda punta. Vengo iden tificato come un vero centravanti».Eppure anche i colpi da giocoliere appartengono al suo re pertorio...«Lo scorso anno contro la Fiorentina feci quel passaggio “no look” a Miccoli... In effetti un colpo di quel tipo vale un gol».Punta al titolo di capocannoniere? «No». Come si fa a crederle? «Non so se arriverà il momento di pensarci, comunque verran no sempre prima gli interessi del gruppo». Che vigilia è? «All’interno dello spogliatoio si avverte un’atmosfera particola re, quella che precede le grandi sfide. Tra poche ore giocheremo una partita che sarà la più vista nel mondo, più stimolante di così non si può... Anche i miei genitori in Brasile non aspettano altro che arrivi l’ora di mettersi davanti al televisore».Il pareggio non serve a nessuno. Meglio: servirebbe all’Inter. «Invece non si tratta ancora di una partita decisiva e la vittoria non deve essere un’ossessione. Comunque spero che vinca il brasiliano giusto, l’unico con la maglia della Juve addosso»». Tanti brasiliani sotto la neve, una cartolina curiosa da spedire al mondo intero. «Dite che nevicherà ancora?». Pare di sì... «Ormai ci siamo abituati. Noi juventini, intendo. La ne ve mi piace, anche se non posso sciare per ovvi motivi.Vorrei provare lo snowboard, fra qualche anno magari...Ora è un sogno».A proposito di sogni: quel famoso gol in rove sciata...«E’ un gesto che mi ha sempre esaltato, ma ai tifosi della Juve non l’ho ancora mostrato. La cosa migliore è non pensarci, a quel punto il gol in rovesciata arriverà».E’ la sua prima sfida contro Ronal dinho, mentre Kakà forse non ci sarà...«Ci sarà, ci sarà». In tal caso come si ferma Kakà? «Se è in giornata giusta, Kakà non si ferma. Lo si limita». Siete amici? «Lo sono le nostre mogli. La mia partecipava alle riunioni organiz zate dalla moglie di Kakà quando ero al Chievo (chiesa evangelica, ndr). Ha smesso quando ci siamo trasferiti a Palermo, non poteva stare sempre in aereo, Comun que Kakà è un bravissimo ra gazzo e ha una famiglia stupen da. In Brasile è famosa pure sua madre. Il miglior amico tra i rossoneri però è Emerson. Ci incontrammo per caso a un Ca podanno in montagna e da al lora siamo diventati amici ve ri ».Non al punto da dividervi la posta...«No, per me è un derby e vo glio vincerlo». Prima la vittoria, poi il pas saporto italiano. «Di quello parliamone nel 2009».