Juventus

La mia sfida da batticuore


TORINO. Amarcord Ranieri. Dall’urna di Nyon esce la squadra dalla quale i bianconeri, nei pronostici della vigilia, rifuggivano, ovvero il Chelsea. Dici Blues e pensi a Lampard, Terry, Drogba, Ceche ai tanti campioni di cui la squa dra è zeppa. Dici Chelsea e pensi a Roman Abramovich, il magnate russo proprietario del club. Ma per Claudio Ranieri questo sorteggio rappresenta qualcosa di più, sarà la sfida del cuore. «Quattro anni non si dimenticano» dice il tecnico bianconero che si è seduto sulla panchi na di Stanford Bridge dal 2000 al 2004.SFIDA STIMOLANTE La notizia degli abbi namenti arriva a Vinovo dopo la seduta di alle namento mattutino e, a vedere i volti di gioca tori e allenatore, il Chelsea non fa paura. Clima disteso, sorrisi, grande voglia di vivere altre not ti magiche come quelle contro il Real Madrid. «Sarà un confronto molto interessante, come tutte e tre le sfide tra Italia e Inghilterra, vedre mo a che punto è il calcio italiano contro i padro ni dei... soldi - osserva Ranieri alle telecamere di Skymentre di rincorrono e si sprecano gli agget tivi nel definire il match degli ottavi di Cham pions League -. Il Chelsea è una delle principa­li favorite alla vittoria finale, l’anno scorso han no perso la Champions soltanto ai rigori. Sarà difficile ma anche stimolante, l’importante è ar rivare in forma in quel periodo, perché puoi af frontare chi vuoi, ma se non stai bene è una lot ta impari. Se tu stai bene, te la vai a giocare con tutti. E poi credo che neanche al Chelsea siano così contenti di avere pescato la Juve...». Per sot tolineare la tranquillità del momento si lascia andare anche alle battute. « Iaquinta ha detto di volere proprio i Blues? O lo faccio giocare o lo faccio internare...».NESSUNA RIVINCITA Claudio Ranieri tor na da ex a Stamford Bridge ma non cerca rivin cite nei confronti di Abramovich, che gli ha pre ferito Josè Mourinho. «No, devo solo ringraziar lo. Per la prima volta in vita mia non avevo preoccupazioni nel chiedere giocatori che costa vano tanto. Mi disse, scegli chi vuoi, l’importan te è che siano più forti di quelli che abbiamo. Ti rammo fuori dei buoni nomi. Poi, la storia è an­data avanti». Però la sera del 25 febbraio, quan do la Juventus scenderà in campo allo Stamford Bridge, Ranieri si augura che i tifosi lo salutino come l’ultima volta prima dell’addio, tutti in pie di ad applaudire. «Mi farebbe molto piacere se succedesse. Sono una persona che fa un lavoro straordinario e lo fa anche per le emozioni che ci sono. Quella è una pagina della mia vita vis suta che non potrò dimenticare».QUESTIONE DI FORMA Il passato commuo ve, ma il futuro incalza. E allora si incomincia già a ragionare su come affrontare il Chelsea. «Adesso Scolari ha dodici giocatori infortunati, ma recupereranno per febbraio. Anche noi, però. È una squadra che cerca molto le fasce e si ri versa spesso nella metà campo avversaria. Va si curamente affrontata al massimo della forma e noi cercheremo di raggiungerla. Ha tanti gioca tori eccellenti, compreso quel Lampard che ho lanciato io da ragazzino e poi Scolari, un tecni co che ha vinto con il Brasile, ha fatto cose straordinarie in Portogallo e nello stesso Chel sea. I londinesi, quando sono arrivato io, erano quasi un club di dilettanti. Poi Abramovich ha permesso il grande salto e ha programmato una squadra per salire sul tetto d’Europa, per lui sa rebbe un disastro perderla, toccherà a noi fer marli. Ha già prenotato l’albergo per la finale di Roma? Lo fa sempre. E poi Roma sarà piena di pellegrini, in quel periodo...».RISPETTO, NON PAURAE’ gonfio d’orgoglio invece Alessio Secco, che non mostra nessuna forma di panico. Anzi. «Sulla carta è una sfida molto difficile, ma anche nel sorteggio di Mon tecarlo ci era capitato un girone impegnativo. E lo abbiamo vinto. La Juve rispetta tutte le squa dre ma non ne teme nessuna. Nel Chelsea non spicca un solo giocatore, tutti sono forti. Ho vi sto la gara contro il Cluj e forse ho chiamato questo sorteggio, potremo sempre fare una te lefonata a Spalletti... Però, a questi livelli, c’è po co da scoprire sull’avversario». Il ds preferisce concentrarsi sui bianconeri: «Dobbiamo mante nere la forma attuale. Inoltre, a febbraio recupe reremo Buffon, Trezeguet, Tiago, Poulsen e Camoranesi ». I rinforzi per battere il Chelsea.
Claudio Ranieri, 57 anni, occasione per la «vendetta» (LaPresse)
Alex Del Piero, 34 anni, prima volta a Stamford Bridge (LaPresse)