UN OSCAR in anticipo. Lo ritira virtualmente Alessandro Del Piero: non a Hollywood ma dall’universo del Tg1che lo ha eletto atleta del l’anno. Un clic amplificato dai tifosi sparsi ai quattro angoli della terra che hanno deciso di puntare sul capitano della Juve, più che su Va lentino
Rossi: 58,30% contro 18,68%.
L’ALLORO Leader tricolore, quale onore. «È un bel riconoscimento, mi fa piacere che la gen te - una parte importantissima del mio mondo sportivo - mi abbia portato a questo risultato. Sono felice di com’è andata. Rossi è un agonista eccezionale, ha rivinto il mondiale. Io sono felice di come sto giocando, di quello che si è creato attorno. Ho conosciuto la Quintavalle
(regina tra le lady): l’abbiamo ospitata ad una partita. È una ragazza molto timida. Sono feli ce per lei, ha dimostrato di avere grandi qualità e voglia di vincere».
LA COPPAL’incubo Chelsea si è materializza to nel mezzogiorno di fuoco. «Se passiamo va be ne, sennò no. Comunque agli ottavi ci sono squadre fortissime, anche le outsider che han no trovato qualità e coesione. Chiunque è forte. E’ dura ma possiamo farcela». Il compagno Mo mo
Sissoko aggiunge: «Seguo sempre con at tenzione il calcio inglese. Che dire di questo sor teggio? Che è un confronto molto difficile, che bisognerà prepararlo molto bene. Il Chelsea non sta attraversando un ottimo momento, ma ha grandi giocatori. Se sarà al top e lo saremo anche noi ce la giocheremo alla pari». Si infila
De Ceglie: «Saranno due partite difficili tra due grandi squadre. Impossibile fare pronosti ci, ma è un vantaggio giocare la prima a Lon dra ».
TOBIAS C’E’ Ancora Alessandro Magno. «La nascita di mio figlio Tobias è stato un evento ec cezionale, finché non lo provi non capisci bene la sensazione. È indescrivibile. Mi auguro di es sere un buon padre, presente, disponibile, pa ziente, spero che lui cresca in salute, stia bene, faccia quello che gli piace, non necessariamen te il calciatore. Se è più semplice cambiare un pannolino o calcio di punizione? Ho imparato bene a cambiare il pannolino, però sono impe gni che fai in maniera diversa, li accomuna la passione: amare il figlio e il tuo lavoro». Gossip vade retro. «Sono due modi di interpretare la vi ta in modi differenti, io sono felice del mio ma non critico gli altri».
AFFAMATOVietato accontentarsi, a certe la titudini. «Voglio altre vittorie. Come diceva En zo
Ferrari... Chi ama il proprio lavoro si pone nuovi obiettivi: in questo siamo uguali». Buon Natale, e poi orizzonti azzurri. «I Mondiali 2010 sono un obiettivo: mi sento partecipe di questa Nazionale».
NERAZZURRI NEMICI Passeggiata con vi sta sullo scudetto. «Inter imbattibile? No, ma possiede un passo leggermente superiore a noi e alle altre. Il sottoscritto, Totti, Ibrahimovic:
si vince se si hanno i campioni ma i campioni hanno bisogno di altri campioni vicino. Se qual che compagno non ha gli stessi titoli miei sui giornali non significa che ha fatto di meno. Il lo ro apporto è fondamentale. Io amo il mio lavo ro, sono felice di star bene. Fino a quando certe qualità rimangono potrò continuare a giocare. L’allenatore? Non ne ho idea, non ci ho ancora mai pensato. L’attore? Il regista degli spot dice che sono bravo, ma solo perché mi conosce da tanti anni... lo ringrazio. Lì mi diverto».
LINEA VERDE-OROAlla Juve sono tornati di moda gli Zebra-boys. «Non devo pensare alla differenza di età. Loro hanno umiltà e si impegnano, queste sono doti fondamentali». Ma sic come il vecchietto non molla, riecco il tormen tone sul Pallone d’Oro... «Dipende da come an drà la Champions. Però perché non pensare in grande? Bisogna ambire ai trofei che contano».
SEMPREVERDE E il giochino del ritorno al passato, ai vent’anni che furono, coinvolge ma non troppo. «Certo che ci tornerei, come no. Quello che ho fatto l’ho fatto con entusiasmo, portando i risultati. Ma sono felice del momen to che sto vivendo e della mia età». Neppure sfiorato dall’idea di smettere. «Mai, per fortu na... ». E per fortuna della Juve.