L'arte di Jakowski

NOTTE INFERNALE


Nel mezzo di una notte infernale, tra incubi, sudori e percentuali di umido in aumento, mi risveglio in preda ai postumi di un incubo che genera ansie...Allora di fretta mi cambio e scendo le scale, seguo la strada che segue tornanti fino ai colli più alti su cui poggia la mia adorata città, strade deserte, semafori spenti e il buio che silenziosamente ancora mi avvolge. All'inizio penso di stare scappando ma in breve capisco che sto andando incontro a qualcosa...L'aria è più fresca, la distanza percorsa in aumento e le mie ansie in allontamento costante, cerco di capire il perchè di questo luogo, del perchè mi sono fermato proprio in questo piccolo paese di collina che il sole comincia a indorare e tostare, a riempire di vita, d'intenso colore.Poi noto un bar dietro l'angolo......E la cassiera ha gli occhi gonfi e rossi, a tratti sbadiglia e a tratti ha la faccia bellina, un profilo divino, le guance amorevolmente arrossate mentre mi chiede con accento da bolognesina:"Tu non sei di questi parti, vero?"E a questa domanda il mio tempo sospende il suo corso...Rifletto sulla mia posizione: quella geografica, quella sociale, sentimentale, politica e sperimentale...Mi chiedo cosa significhi essere parte di una comunità, appartenere a qualcuno, riconoscersi dentro qualcosa...Ma poi ricordo che ancora devo bere il caffè che ho davanti e ho già fatto un mucchio di strada, il cervello fatica a lavorare con senso compiuto, allora meglio fermarsi, godersi il paesaggio, l'odore, la barista piacente che ora sorride mentre educatamente rispondo:"No, non sono di queste parti. Ma sono comunque felice di essere qui; piacere, mi chiamo C."