Io, James Novsac, in arte James, nasco con il chiaro obiettivo di sfondare nel mondo della musica. Inizio giovanissimo ad accorgermi delle mie doti: a soli 12 anni sapevo già suonare pianoforte e chitarra, cantavo nelle feste di paese ed ero già direttore del coro della chiesa di San Sebastiano Martire. Sognavo di esibirmi su enormi palchi e di incantare con la mia voce tutti i miei fan. Alletà di 20 anni però mi accorgo che qualcosa non va: nascono un sacco di boy band e cantanti privi di spessore che riescono a riempire stadi senza lasciare nessun messaggio ai propri spettatori. Però decido di provarci comunque, rompo il maialino e inizio a girare per tutte le case discografiche proponendo i miei demo. Se ho il naso un po ricurvo lo devo ai direttori delle case discografiche: non avevo mai preso così tante porte in faccia in vita mia. Capisco che il mondo della musica non è pulito, che la gente è obbligata ad ascoltare musica di cui farebbe volentieri a meno, ma le major la diffondono con tale assiduità da creare una sorta si assuefazione e dipendenza. Chi si occupa dei cantanti cerca il business ma non si interessa di quello che la gente vuole veramente. Io credo che la gente abbia bisogno di poesia. Vuole emozionarsi sentendo una canzone. E proprio da questo bisogno è nata la mia canzone IL VUOTO. Ogni volta che la cantavo alle sagre, alle feste con amici o anche nelle docce in campeggio riscuoteva un successo indescrivibile. Per questo ho deciso di farla ascoltare a più gente possibile. Ma come fare se nessuno ha intenzione di pubblicarla?! Semplice utilizzerò lo stesso sistema usato dalle case discografiche: la farò ascoltare di prepotenza. Il mio desiderio di successo è diventato una vera e propria missione: da circa due anni faccio lo streaker da palcoscenico e interrompo le esibizioni dei cantanti famosi con le note del mio pezzo IL VUOTO. Avevo un sogno, le case discografiche me l’hanno rubato e adesso io me lo riprendo!
MI PRESENTO: CIAO SONO JAMES.
Io, James Novsac, in arte James, nasco con il chiaro obiettivo di sfondare nel mondo della musica. Inizio giovanissimo ad accorgermi delle mie doti: a soli 12 anni sapevo già suonare pianoforte e chitarra, cantavo nelle feste di paese ed ero già direttore del coro della chiesa di San Sebastiano Martire. Sognavo di esibirmi su enormi palchi e di incantare con la mia voce tutti i miei fan. Alletà di 20 anni però mi accorgo che qualcosa non va: nascono un sacco di boy band e cantanti privi di spessore che riescono a riempire stadi senza lasciare nessun messaggio ai propri spettatori. Però decido di provarci comunque, rompo il maialino e inizio a girare per tutte le case discografiche proponendo i miei demo. Se ho il naso un po ricurvo lo devo ai direttori delle case discografiche: non avevo mai preso così tante porte in faccia in vita mia. Capisco che il mondo della musica non è pulito, che la gente è obbligata ad ascoltare musica di cui farebbe volentieri a meno, ma le major la diffondono con tale assiduità da creare una sorta si assuefazione e dipendenza. Chi si occupa dei cantanti cerca il business ma non si interessa di quello che la gente vuole veramente. Io credo che la gente abbia bisogno di poesia. Vuole emozionarsi sentendo una canzone. E proprio da questo bisogno è nata la mia canzone IL VUOTO. Ogni volta che la cantavo alle sagre, alle feste con amici o anche nelle docce in campeggio riscuoteva un successo indescrivibile. Per questo ho deciso di farla ascoltare a più gente possibile. Ma come fare se nessuno ha intenzione di pubblicarla?! Semplice utilizzerò lo stesso sistema usato dalle case discografiche: la farò ascoltare di prepotenza. Il mio desiderio di successo è diventato una vera e propria missione: da circa due anni faccio lo streaker da palcoscenico e interrompo le esibizioni dei cantanti famosi con le note del mio pezzo IL VUOTO. Avevo un sogno, le case discografiche me l’hanno rubato e adesso io me lo riprendo!