Janus Reloaded

3° Capitolo : QUASI PERFETTO 7° Parte


Rimango in silenzio per tutto il resto della lezione. Non ho molta voglia di parlare con nessuno, tanto meno con Iz.Il gracchiante suono della campanella arriva scuotendomi da quel mix di angoscia e sensi di colpa assortiti in cui mi sono rinchiusa. La signorina Harper rimane congelata per qualche istante, poi con un’espressione delusa dipinta sul volto di quelle che solitamente si sfoggiano solamente nelle occasioni importanti.Come quando per un piccolo, insignificante, fottutissimo numero non vinci alla lotteria di capodanno.Guarda la lavagna, guarda noi, lasciandosi a un “nooo è già finita lezione ? Ci vediamo domani ragazzi. Parleremo di…” ma nessuno la sta più ascoltando. Rimango a guardarla per qualche istante. Abbassa lo sguardo, raccogliendo i suoi libri parlando da sola. Deve sentirsi davvero sola. No non si sente sola. E’ sola, disperatamente, pateticamente, drammaticamente sola. Chissà come è finita così. Magari è stata una cosa graduale, anni di isolamento e timidezza. Oppure un “incidente”. Magari aveva basato tutta la sua vita su uno stronzo che l’ha piantata senza tanti pensieri. O magari, sotto sotto ha un carattere di merda e non ha mai sopportato nessuno per più di qualche giorno. Quasi come me… Cazzo… Vuol dire che sto guardando l’Alice del futuro ? Sto rischiando anche io di ridurmi così ? E’ una sorta di avvertimento che il destino mi invia per dirmi che non la smetto di trattare di merda le persone mi ridurrò a una larva patetica ignorata e dimenticata da tutti ?Se dovessi mai ridurmi come lei, qualcuno mi spari per favore.Mi alzo, cercando di scrollarmi dalle mie seghe mentali. Oggi il mio cervello è in costante erezione.Il corridoio oggi è inquietantemente vuoto. Normalmente bisogna fare lo slalom tra le persone, oggi invece si riesce addirittura a camminare pacificamente. Deve esserci una brutta influenza in giro se mancano così tante persone.Entro nel laboratorio di informatica, una grande sala piena di computer. Il professor Long è giò seduto sulla sua sedia, vicino alla porta, intento a sfogliare il suo giornale.Charles Long è un uomo sulla cinquantina, magro come un chiodo, con la testa rasata per nascondere una calvizie considerevole e due baffetti neri da topo muschiato.“Continuate pure con il vostro progetto” dice senza nemmeno alzare la testa dalla pagina sportiva.Frase standard. Anche oggi non ha voglia di fare un cazzo.Siamo in due.Almeno posso navigare in internet senza che nessuno mi rompa eccessivamente le palle.Mi siedo nella mia postazione, accendo il monitor e giù, nei torbidi e pericolosi abissi del cyberspazio, abitati da depravati, sfigati che non hanno una vita reale, casalinghe annoiate, mariti e mogli infedeli, ragazzini brufolosi e casi umani di varia natura e dimensione. Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, internet è lo specchio del mondo reale. Marcio fuori, putrefatto dentro.Finito di leggere le solite newsletter di metal dopo solo due minuti. E tutte dicono la stessa cosa.Marylin Manson verrà in tournee qui il prossimo mese. Ecchisenefotte. Ma forse Iz vorrebbe andarlo a vedere… già… Iz…Istintivamente attacco Messenger. Iz, nei panni del suo alter ego virtuale Darkangel, è online, mentre sta giocando svogliatamente a Doom due file più avanti. Vorrei tanto esordire con uno “scusa sono una stronza” ma sono troppo stronza per farlo. Alice : “Hey Iz, il prossimo mese arriva in città Manson. E non sto parlando di Charles. Sarebbe dura riesumarlo”Lo vedo ridacchiare da dietro lo schermo, poi comincia freneticamente a scrivere.DaRKaNGeL : “Lo So!!! L’Ho LeTTo SuL SiTo. Ma NoN So Se Ci aNDRò. DeVo PRiMa TRoVaRe QuaLCuNo CHe VeNGa CoN Me” Alice : “Potremmo andarci insieme” Perplesso, guarda il monito. E’ allibito.  DaRKaNGeL : “Ma Tu oDi MaNSon!” Alice : “Ho voglia di andare ad un concerto, Iz. E’ troppo che non ci vado. Che dici ? Ci verresti con me ?” D’accordo. Sto mentendo spudoratamente. Mi sparerei a un ginocchio piuttosto che andare a vedere qualcuno che pensa sia figo indossare un divaricatore anale sul palco. Ma mi sono comportata troppo male con lui. Speriamo la beva.DaRKaNGeL : “CeRToooooo!!!”Bevuta. Grazie a Dio il gene XY non è stato dotato di molto intelletto. Alice : “Bene! Domani vado a prendere i biglietti”Si volta verso di me. Sorride. Almeno ho fatto qualcosa di buono oggi.Poi, improvvisamente si apre un’altra pagina.Qualcuno sta cercando di contattarmi.“Cheshire_Cat”… che cazzo di nick. Io ho sempre trovato i nick una cosa un po’ da sfigati. Sarà per questo che il mio coincide con il nome che mi hanno dato i miei genitori. Mi guardo intorno. Magari è qualcuno che mi sta facendo uno scherzo. Ma a parte Bruce che sta navigando in un sito porno, nessuno è in internet.Cheshire_Cat : “Ciao Alice. Sta passando bene la lezione ? XII:XIII:XXI”E chi cazzo è questo ? Chi cavolo lo conosce ? E come fa a sapere che sono a lezione ? E cosa diavolo significa quel XII:XIII:XXI ?Cheshire_Cat : “ho qualcosa da farti vedere. Clicca qui XII:XIII:XXI”Poi si scollega. Svanito nel nulla. Esattamente come dal nulla era arrivato. Non ho fatto nemmeno in tempo a rispondergli. Meglio per lui. Almeno si è evitato il mio “Fanculo sfigato”.Faccio per chiudere la pagina, ma qualcosa mi blocca. Dannata curiosità femminile. Maledicendomi lascio andare il mouse sul link che mi ha mandato il decerebrato virtuale.Appena vedo il contenuto il mio cuore comincia a battere all’impazzata.