Un blog qualsiasi

Come Peter Pan

Con gli occhi chiusi ad immaginarti
Davanti a me, poi la mano afferrarti

Come Peter Pan, con te sorvolare
I cieli del mondo per poi arrivare

Lontano in un luogo per noi soltanto
Per ammirare la tua bellezza da incanto

Baciare ogni punto della tua pelle
Amarti nell'anima sotto le stelle

Telefonata

Squilla il cellulare, è mezzanotte
Sei tu che vuoi darmi la buonanotte

Ti racconto dall'inizio la mia giornata
Ti parlo di ogni cosa e di com è andata

Amo la tua voce e non la voglio lasciare
Trovo ogni scusa per continuare a parlare

Mi parli di te e dei tuoi pensieri
Vorrei volare nei tuoi desideri

Ti ascolto perchè tu mi fai sognare
Vorrei essere li, ti vorrei accarezzare

Sogno di entrare nella tua voce
Di darti anche solo un bacio veloce

Ogni tua parola in questo filo sottile
E' una nota suonata in grande stile

Guardo l'orologio è passata più di un'ora
Da te non mi voglio staccare ancora

Ma il sonno chiama, è tardi oramai
In questa notte con me resterai

Un ultimo saluto e la telefonata finisce
Ma il sogno di te ancora non svanisce

Spengo il telefono e mi abbandono
Della tua voce sento ancora il suono

Folle folletto

Folle, il folletto
Sta nel cassetto

Tu non lo vedi
Al sicuro ti credi

Folle, il folletto
si nasconde nel letto

Turberà i tuoi sogni
Con macabri bisogni

Folle, il folletto
Ti guarda dal tetto

Lo sguardo arcigno
Sul volto un ghigno

Folle, il folletto
Ha in mano un sacchetto

Di strane sorprese
Per nulla attese

Folle, il folletto
Vuol farti un dispetto

Sarai il bersaglio
Del suo perfido bagaglio

Folle, il folletto
Mostrerà il suo aspetto

A chi accetta la sfida
E di lui si fida

Se giocherà onestamente
E ne uscirà vincente

Folle, il folletto
Donerà il suo rispetto

Istanti

Incrocio i tuoi occhi
Quasi per caso

Entrambi distratti
Un piccolo urto

"Oh! scusa!"
La frase consueta...

Ci guardiamo
Un sorriso

Un secondo interminabile
Poi i tuoi occhi si abbassano

Ognuno per la sua strada
Pochi passi e mi volto

Hai fatto lo stesso
Ci guardiamo ancora

Di cosa hai paura?
Di cosa ho paura?

Ti giri e ti allontani
Ti guardo

Finchè non ti vedo più
Riprendo la mia strada

Mi fermo... penso...
Non serve pensare... mi volto

Ti inseguo
Mi stavi aspettando

Solo

Solo in questo viaggio
Davanti a me il miraggio

Di un mondo più leale
O almeno più normale

Solo in questo istante
In un luogo ormai distante

Solo in questo spazio
Senza alcuno strazio

Solo con me stesso
Con il mio riflesso

Solo nell'universo
Libero e perso

Libero da ogni inganno
Senza alcun affanno

Libero da insidie
Da chi vive di invidie

Libero di scoprire
Libero di creare

Libero è la scelta
Di chi l'istinto ascolta

Jolly

Sono ciò che vuoi
Posso prendere ogni forma

Dimmi dove vai
Seguirò ogni tua orma

Sono ogni tuo pensiero
Ogni tua voglia remota

Di servirti sarò fiero
Girerò per te la ruota

Una ruota alquanto strana
Lei non smette di girare

Vuole essere sovrana
Tu la devi comandare

Se saprai giocar la carta
Avrai tu miglior vantaggio

Ogni tua paura scarta
Tira fuori il tuo coraggio

Vincerai la partita
Senza alcun ripensamento

Guarderai fiero la vita
Senza più alcun tormento

Cartolina dalle vacanze

Non il solito panorama
Non la solita trama

Di abbracci e saluti
Fin troppo convenuti

Lascio all'immaginazione
Di provare ogni emozione

Da una città degna di nota
Attorno a cui tutto ruota

Ricordi

Al tavolo del pub con gli amici a parlare
Molti ricordi da raccontare

Piccole storie di quei momenti
Niente rimpianti ne ripensamenti

Serate in compagnia dove capitava
O quando talvolta all'alba si tornava

Quel professore che incuteva paura
Qualche pomeriggio passato in questura

Vestirsi in quel modo perchè era l'usanza
Ascoltare la musica nella propria stanza

Sui libri di scuola quante giornate
Troppe le assenze ingiustificate

Quella canzone che per lei ho scritto
In ogni situazione mi buttavo a capofitto

Tutte le volte che ho fatto a botte
Il primo bacio sulla spiaggia di notte

La prima volta ancora non scordo
Di lei è ancora vivo il ricordo

Nel sorprendente libro che sfoglio
Trovo anche cose che dire non voglio

Troppi ricordi e la mente è affollata
Chiudo il capitolo di questa serata

Riflessioni

Da piccolo sognavo di fare l'inventore
Per poi diventare pilota o scrittore

La fantasia correva veloce
Qualcuno diceva che era troppo precoce

Crescevo secondo un persorso obbligato
Da bravo ragazzo senza peccato

Vivevo di sogni, ancora da realizzare
Questo mondo volevo sperimentare

Ancora non conto le occasioni bruciate
Di regole non ce ne sono mai state

Dopo la scuola un mondo immaturo
Si presentava in quel modo il futuro

Non era per me quel percorso obbligato
Creare la mia strada da solo ho imparato

Il mio futuro non è una regola scritta
Segue una linea che non è dritta

Riprendo i sogni, quelli dimenticati
Dentro di me ancora addormentati

Ne scelgo uno, quello più naturale
Di vivere il mondo in modo più passionale

Il giullare

Si sparge la voce in ogni dimora
E' la notizia dell'ultima ora

Corre l'annuncio porta per porta
Tutta quanta la gente è insorta

Arriva il giullare del divertimento
La folla è già in totale fermento

Sono vestito dei più accesi colori
Porto con me curiosi accessori

Ho quello che fa per ognuno di voi
Sono arrivato e che nessuno si annoi!

Io sono il giullare dei mille balocchi
Brillerà tutto davanti ai tuoi occhi!

Magia, colori, come in una favola
Questo e ben altro ti servo in tavola

Ti basta poco e ci sballiamo assieme
La voglia di me sempre più ti preme

Io sono il giullare, il più divertente
Io sono il giullare che annebbia la mente

Continui a cercarmi, di me hai bisogno
Vuoi vivere la vita come in un sogno

Ma cadi per terra e la forza ti manca
Smetti di ridere, la mente è ormai stanca

Io sono il giullare e tu mi hai provato
In questo tunnel ti ho accompagnato

La realtà cambia, tutto è più strano
Mi guardi implorando di darti una mano

Io sono il giullare, davanti a te rido
La mia condanna con te condivido

Io sono il giullare, il giullare di corte
Io sono il giullare che porta la morte

Fiore

Un fiore speciale che voglio regalare
a qualcuno che non potrò mai dimenticare

Sei petali diversi, per ognuno un colore
Sei doni diversi di inestimabile valore

Un petalo verde per la speranza
Fai che il cuore ne diventi la stanza

Un petalo azzurro per la serenità
Affinchè nessun dolore mai ti turberà

Un petalo giallo, un'intensa avventura
Che ti farà impazzire oltre ogni misura

Un petalo roseo per la dolcezza
Così delicato in tutta la sua finezza

Un petalo rosso per la passione
Che accende il fuoco di ogni emozione

Rimane l'ultimo, un petalo bianco
Per la persona che avrai al tuo fianco

Un dono che attenderà soltanto di fiorire
Quando a chi ami lo vorrai offrire

La vecchia altalena

Una vecchia altalena
Da piccolo ci andavo sempre

Mi lasciavo andare dondolandomi
Sembrava di volare

Pensavo al futuro
A cosa avrei fatto da grande

Sognavo e facevo progetti
Pensavo ai miei amici

Le nostre strade si sarebbero divise?
Io non volevo

Guardavo il mondo attorno a me
Quante cose sarebbero cambiate?

Passo davanti alla vecchia altalena
C'è un bambino che si dondola

Mi chiedo a quante cose stia pensando
Poi incrocio il suo sguardo, è diverso dal mio

Non ha pensieri
Si dondola felice sull'altalena

Avrà tutto il tempo di pensare alla vita
Il mondo dei grandi non fa ancora per lui

Piove

Suona la sveglia
No, era solo un sogno

E' mattina, devo alzarmi
No, oggi è sabato

Fuori piove
Sento la pioggia scendere forte

Non mi devo alzare
Mi giro dall'altra parte

Fuori piove
Ascolto il rumore della pioggia

Mi riaddormento
Fuori piove

Freddo

Guardo fuori...
Ti penso

Mi vesto, inizia la giornata...
Mi manchi

Vorrei salutarti con un bacio...
La stanza è vuota

Esco di casa...
Mi manchi

Fuori c'è il sole...
Ho freddo

Cammino per strada, sto andando al lavoro...
Mi manchi

Ho freddo...
Ho tanto freddo

Pensiero

Svegliarmi accanto a te ogni mattina
Guardare il tuo viso e restarti vicina

Vedere i tuoi occhi aprirsi lentamente
Un tenero sorriso formarsi dolcemente

Poi abbracciarti e tornare a dormire
Senza che nulla ci possa disturbare

Lontani, vicini

Possiamo ritrovarci in mezzo a tanta gente
E sentirci soli in una folla indifferente

Possiamo aver davanti un pubblico che ci esalta
E capire che in realtà nessuno ci ascolta

Possiamo essere lontani a distanze immense
E provare ugualmente emozioni molto intense

Senza che i nostri occhi riescano a guardarsi
Senza che le nostre mani arrivino a toccarsi

Sentire i nostri cuori avvicinarsi, e capire...
Che siamo più vicini di quanto si possa desiderare

Per Silvia

Sto per partire e non vedo l'ora
Ma c'è una cosa che non ho fatto ancora

Vivere con te un'intera giornata
Portarti a cena per una bella serata

Passare la notte a ridere e ubriacarci
Infine un lungo abbraccio per salutarci

Chissà a quante cose tu penserai
Io penso solo che mi mancherai

Padre

Appena ho aperto gli occhi mi hai preso in braccio
Piangevo, ma quasi ricordo il tuo abbraccio

Mi guardavi tenendomi contro il tuo petto
Per farmi sentire sicuro e protetto

Poi piano piano ho inziato a camminare
Mi prendevi per mano per potermi guidare

Quando dal lavoro ti vedevo tornare
Ti correvo incontro per poterti abbracciare

Un giorno mi hai regalato la bicicletta
Ma di imparare avevo troppa fretta

Quante le volte che cadevo e piangevo
Quante le volte che mi alzavo e dicevo

"Basta! Io sopra non ci voglio più andare"
Ma tu mi hai sempre dato il coraggio di continuare

A scuola dalla maestra venivi a parlare
Lei ti diceva che non ti dovevi preoccupare

Perchè ero vivace però mi impegnavo
Anche se qualche nota a casa ti portavo

Ti ricordi quella mia compagna a cui scrivevo?
Ogni volta arrossivo quanto te lo dicevo

Perchè mi piaceva e non sapevo come dirlo
Mi ripetevi che non dovevo nasconderlo

Poi l'adolescenza il periodo più duro
Ero testardo, dicevi, peggio di un muro

Mi rifiutavo sempre di ascoltare
A quell'età il mondo volevo spaccare

Però venivo da te per certe curiosità
Che sorgono a tutti proprio a quell'età

Ogni volta tu sei stato al mio fianco
Per me c'eri sempre, non eri mai stanco

Ora non ci sei più, ora te ne sei andato
C'è una cosa che non ti ho mai rivelato

Talvolta mi chiedevo ai tuoi occhi com ero
Ora so che di me sei sempre stato fiero

Resterà nella mia mente ogni tuo discorso
Porterò nel cuore ogni momento trascorso

Padre, fin da bambino mi hai accompagnato
Padre, grazie a te un uomo sono diventato

Desiderio

Raggiungerti ovunque tu ti stia trovando
Interrompere qualsiasi cosa tu stia facendo

Guardarti senza niente dirti
Poi... semplicemente... rapirti

Sogno ad occhi aperti

Seduto tutto il giorno a lavorare
Mi fermo un minuto per immaginare

Di accendere la musica ad alto volume
Sentire le note scorrere come un fiume

Il fiume di una canzone che ti faccia sognare
Poi prenderti la mano e poterti invitare

Ad un ballo di una notte, fino alla mattina
Un ballo dove tu sarai la mia regina