31 ottobre 1984, moriva il PIU' grande attore e autore teatraleitaliano (e non solo): Eduardo De Filippo.Fondatore insieme ai fratelli (ufficiali) Peppino e Titina, dellaCompagnia del Teatro Umoristico dei De Filippo, nel 1931.Figlio naturale, di uno dei più grandi autori teatrali napoletani:Eduardo Scarpetta (ricordo fra tutte le sue opere, Miseria e nobiltà)PS Scarpetta, non era solo uno dei più grandi autori teatrali, ma anche uno dei più grandi fornitori di lavoro all'anagrafe eai reparti di ostetricia napoletani, dell'epoca.La compagnia "scoppiò" nel 1944, decisamente Peppino edEduardo erano troppo diversi umanamente ed artisticamenteper stare insieme.(Riferisce Regina Bianchi, grande attrice napoletana, che la goccia che fece traboccare il vaso, fu un atteggiamento di Eduardo, giudicato troppo autoritario da parte del fratello, che, pur conoscendo le idee antifasciste di Eduardo, lo chiamò più volte "Duce"... facendolo imbestialire al puntoche gli tirò una sedia addosso).Portò la vita nel teatro e fece del teatro, la vita.Un teatro genuinamente popolare comprensibile a tutti, senzasnobismi e atteggiamenti radical chic (come diremmo oggi).Comicità e dramma, venivano mischiati con temi anche forti,come la camorra, l'arricchimento illecito, la prostituzione,la fame, l'arte di arrangiarsi, le tradizioni. Napoli che non c'è più.La RAI, soprattutto con Rai 5 (canale 23, farà una retrospettiva su Eduardo:“Un anno con Eduardo”, la retrospettiva di Rai5
Eduardo
31 ottobre 1984, moriva il PIU' grande attore e autore teatraleitaliano (e non solo): Eduardo De Filippo.Fondatore insieme ai fratelli (ufficiali) Peppino e Titina, dellaCompagnia del Teatro Umoristico dei De Filippo, nel 1931.Figlio naturale, di uno dei più grandi autori teatrali napoletani:Eduardo Scarpetta (ricordo fra tutte le sue opere, Miseria e nobiltà)PS Scarpetta, non era solo uno dei più grandi autori teatrali, ma anche uno dei più grandi fornitori di lavoro all'anagrafe eai reparti di ostetricia napoletani, dell'epoca.La compagnia "scoppiò" nel 1944, decisamente Peppino edEduardo erano troppo diversi umanamente ed artisticamenteper stare insieme.(Riferisce Regina Bianchi, grande attrice napoletana, che la goccia che fece traboccare il vaso, fu un atteggiamento di Eduardo, giudicato troppo autoritario da parte del fratello, che, pur conoscendo le idee antifasciste di Eduardo, lo chiamò più volte "Duce"... facendolo imbestialire al puntoche gli tirò una sedia addosso).Portò la vita nel teatro e fece del teatro, la vita.Un teatro genuinamente popolare comprensibile a tutti, senzasnobismi e atteggiamenti radical chic (come diremmo oggi).Comicità e dramma, venivano mischiati con temi anche forti,come la camorra, l'arricchimento illecito, la prostituzione,la fame, l'arte di arrangiarsi, le tradizioni. Napoli che non c'è più.La RAI, soprattutto con Rai 5 (canale 23, farà una retrospettiva su Eduardo:“Un anno con Eduardo”, la retrospettiva di Rai5