ECCHIME

24 maggio 1915


Il 24 maggio 1915, alle 3.32, l'esercito italiano attestato su un fronte di 600 km, spara il primo colpo contro l'esercito austro-ungarico. Ai suoi comandi c'è il Generale Raffaele Cadorna, convintoche attaccando a est, in pochi mesi, tutto si sarebbe risolto.Invece, furno 3 anni di sofferenze atroci, di assalti partitida trincee fangose e nelle quali i fanti, erano in condizionispaventose fra scarsa igiene, fango, cadaveri.. quando non erano scavate nella roccia delle cime dolomitiche.Una strategia fondata essenzialmente sugli assalti fatti dafanti ed alpini, che miravano alla conquista anche di pochi metri di terra. Un vero e proprio massacro, e questo valevaanche per gli eserciti francese, tedesco, austro-ungarico.I vertici militari francesi, non scherzavano quanto a follia tattica, ma nessun esercito aveva dei vertici incompetenti, preoccupati della divisa pulita ed in ordine, che guerreggiavanostando comodamente nelle ville adibite a comandi, bel lontanedal fronte. Vertici che avrebbero continuato a dimostrare il loro "valore" durante la seconda guerra mondiale, soprattutto dopol'8 settembre.E dove non arrivavano i massacri degli assalti, ci pensavanole malattie, ma soprattutto le fuciliazioni punitive e le decimazionivolute dai vertici del regio esercito.Ma come si era arrivati alla nostra entrata in guerra, contro gli ex alleati austriaci e germanici? Messo da parte il neutrale Giolitti, il governo era passato al severo Antonio Salandra, pugliese, convinto che l'ordine e la legge, sono superiori a tutto.Nel gennaio 1915, aveva avviato colloqui con gli anglo-francesie con i futuri ex alleati. Lo scopo? Vedere chi offriva di più, in termini territoriali, all'Italia, in cambio dell'entrata in guerra, chiesta dalla borghesia, dai giovani, dai nazionalisti, dagliirrendentisti al grido di "Trento e Trieste all'Italia".E non si parla di militari o di guerrafondai, si parla di intellettuali che infiammavano le folle, che avevano giornaliche, in un paese in cui era elevato l'analfabetismo, vendevanoanche 5000 copie! Per non parlare dei socialisti rivoluzionari, fra cui Mussolini, Corridoni, Gramsci, che vedevano nella guerra un modo per rovesciare il regime liberale e borghese.Minoranze (neache poi tanto) rumorose, che come avvenne negli anni a seguire ed avviene oggi, fanno solo danni a questo paese.Alla fine, avendo ottenuto la promessa da parte degli Inglesi, di ricevere Trento, il Sudtirolo, Trieste e la Venezia Giulia, l'Istria, parte della Dalmazia e delle sue isole, nonchè le isole greche del Dodecanneso, segretamente, il governo Salandra scavalcandoil parlamento (che aveva anche subito un assalto da parte dei nazionalisti), nell'aprile 1915 decise di entrare in guerra control'Austria. La dichiarazione di guerra fu fatta il 23 maggio, la nottesuccessiva iniziò il massacro che provocò:fra 650.000 e 689.000 morti (a seconda delle fonti)quasi un milione di feriti di cui circa 700.000 invalidiqualche decina di migliaia di civili sfollati e qualche decina dicivili uccisi da militari italiani o austriaci.La stupidità e l'ottusità dei vertici militari italiani, si pagò con la tragedia di Caporetto, il 24 ottobre 1917, quando austriacie tedeschi, fra cui un giovane ufficiale tedesco, che avrebbe scritto il suo nome, nella storia, ovvero Rommel, sfondaronola linea italiana. L'esercito italiano, complice la codardia dei vertici militari, sbandò e ripiegò sulla linea del fiume Piave, 150 km all'interno del confine nazionale (di allora). Fra i responsabili di Caporetto, c'era anche un altro militare che avrebbe scritto il suo nome nella storia: Badoglio.Finalmente, Cadorna venne rimosso dal comando, i soldati vennero trattati più umanamente, il comando passò al generale Armando Diaz.Dopo Caporetto, la guerra cambia. Si trattava di difendere le nostre case, dagli invasori, dall'antico nemico tedesco.Vincemmo, perchè Vincemmo, un anno dopo. Ma a quale prezzo.Anche futuro. Una inutile strage, la chiamò giustamente Papa Benedetto XV.Uomini mandati al macello, nel vero senso della parola.Dai francesi e dagli inglesi, che volevano spartirsi l'impero ottomano oltre che per riconquistare l'Alsazia (scippata dai tedeschi alla Francia, nel 1870), dai tedeschi che volevano ampliare i loro possedimenti coloniali, dagli austriaci chevolevano vendicare la morte dell'erede al trono, dai russiche volevano mettere il cappello sopra la Serbia oltre che suipossedimenti ottomani, da noi che volevamo completare l'unificazione (esagerando un pò coi confini).Ma il rispetto per i milioni di morti, lo si misura non sputandocisopra, non dicendo loro che sono morti per niente, non coprendoli con la retorica! 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