ECCHIME

Popolo


“Aveva una fitta rete di rapporti”, ha detto Sabrina Manzone, capo della Squadra mobile, che ha aggiunto il dettaglio più inquietante: “Nell’immaginario collettivo, Perrone stava diventando un idolo”. E questo ha alimentato la rete di aiuti che gli ha permesso di continuare la sua latitanza. Assieme a lui, in manette è finito anche il suo fiancheggiatore, Stefano Renna, 32 anni, incensurato, proprietario dell’abitazione in cui l’omicida è stato ritrovato, al civico 54 di via 2 giugno“La scelta di rimanere a Trepuzzi – ha spiegato il procuratore aggiunto Antonio De Donno, durante la conferenza stampa convocata in mattinata in Procura – sta a significare che aveva la consapevolezza di poter beneficiare degli appoggi necessari, sia per reperire armi che per essere supportato economicamente.In un paese civile, un ergastolano condannato per associazione mafiosa e omicidio, diventerebbe un idoloe godrebbe della massima protezione da parte dei suoiconcittadini?? In un paese civile, abitato da gente civile, credo di no.Ah già! E' colpa della politica..Lecce, arrestato l'ergastolano Perrone. Era evaso a novembre dall'ospedale. “Aiutato perché considerato un idolo”