ECCHIME

Le inchieste di Ecchime


Perchè tutto resti com'è, bisogna che tutto cambi.Per capire, aprire i link.RESTATE SCOMODI del 09/06/2016 - Prima parte: comuni commissariatiRESTATE SCOMODI del 07/06/2016 - Prima parte: Platì senza paceDice Federico Cafiero De Rao, procuratore capo di Reggio Calabria:«Platì in cento anni ha conosciuto sedici commissioni prefettizie. Significa che c’è stata una continuità nello scioglimento e che la democrazia come la conosciamo noi non è mai esistita. In un centro in cui le famiglie di ‘ndrangheta governano, è sicuro che riusciranno ancora a condizionare il Comune. E cambia poco che ci sia un sindaco piuttosto che un altro».«L’avete visto con i vostri occhi che cos’è Platì». Un posto senza speranza? «No, una speranza esiste sempre. E un’idea per ripartire io ce l’ho». Ha proposto alla commissione Antimafia di nominare un pubblico ufficiale governativo per sorvegliare ogni singolo atto del nuovo primo cittadino di Platì. «Le elezioni da sole non bastano"Dice l'attuale sindaco:«Se non si vota non va bene, se si vota non va bene. Allora a questo punto ci chiudano in una riserva o ci consorzino con un altro Comune. Oppure ristabiliscano la legge Pica del 1863». La legge Pica. Fu la procedura «per la repressione del brigantaggio e dei camorristi nelle provincie infette»(A proposito, nessuno vuole ricordare che l'autore della legge, non era piemontese, ma un avvocato napoletano.)Secondo l'illuminata moglie dell'attuale sindaco di Platì«Tra lo Stato e la ’ndrangheta è peggio lo Stato»Dice Cafiero De Raho:«Guardiamo in faccia la realtà: a Platì sono disposti a vivere con gli uomini dei rapimenti senza isolarli, ma con lo Stato no»Platì, capitale della ’ndrangheta: “L’Antimafia ci tratta da bestie con il voto sfidiamo lo Stato”A Crotone va in scena lo spoglio farsa: una settimana dopo il voto non è ancora finito La prossima volta che vado al cimitero di Sestri, devo ricordarmi di ringraziare mentalmente mio nonno paternoper essere andato via da Crotone, venendo qui a Genova.E poi venerdì scorso, uno sente dire a Filippo Romano, commissario straordinario della provincia di Messina, chesiccome certe zone sono passate praticamente dal feudalesimoal potere mafioso, visto che nei primi anni dell'unità lo Statonon era abbastanza forte (ma manco prima lo era in alcune zone) "Non si può pensare di esportare la democrazia in comuni come Platì, così di colpo"RESTATE SCOMODI del 10/06/2016 - Prima parte: comuni commissariati