ECCHIME

2 novembre


Le tombe dei cari.Ma ogni volta che vado nei cimiteri dove "risiedono" i miei nonni e altri parenti, provo sempre una sorta di turbamento davanti alle tombe dei bambini, magari neonatio delle tombe lasciate decadere dagli eredi dei defunti o abbandonate. Per esempio, al cimitero di Genova Sestri Ponente, come in altri, ci sono tombe dell'inizio del 900, magari con qualche ospite più recente, ma senza uno stracciodi fiore, di un segno che mostri che c'è qualcuno che se ne preoccupa.Poi le tombe dei senza nome e penso a Lampedusa.O di chi ha fatto qualcosa di importante e positivo in vita.NEL TRIGESIMO DI MIO PADREIn quei viottoli neri una serata di queste, sedevano le famiglie dopo cena ai gradini delle porte, contavano i defunti e i nati dell'estate che correva. E il contadino tardo che trascorse per i monti sul mulo con l'ultimo raccolto passava salutando i suoi compari. Una porta era deserta del compare scomparso un mese fa.Rocco Scotellaro