ECCHIME

Le grandi inchieste di Ecchime


Continua la serie sulle moderne infrastrutture genovesiNell'arco di 3 anni, vennero costruiti i 50 km della Genova-Serravalle Scrivia.Contemporaneamente erano (finalmente) iniziati i lavori peril terzo valico ferroviario, poi stoppati.Dal punto di vista infrastrutturale, questa era un'autostradapiù moderna e funzionale, rispetto a quelle costruite in precedenza.Peccato che se si aveva la sfiga di trovarsi un autotreno davanti,nel tratto Genova Bolzaneto-Busalla, cioè il più tortuoso, nonera assolutamente possibile superarlo... a meno che uno non volesse piantarsi contro i veicoli sulla corsia opposta.Certo, i camion di quegli anni raggiungevano al massimo i100 cavalli, praticamente un quarto di un moderno IVECO.Nella prima metà degli anni 60, la vecchia camionale venneraddoppiata e prolungata fino a Milano, diventando autostrada:la A7.Ma in direzione Genova, gli ultimi 50 km sfruttano quella che era la camionale, coi suoi 80 km/h di velocità massima ammessa nel tratto Busalla-Genova, le sue curve, i tir che si ribaltano, i padani che sorpassano ma poi inchiodanoad ogni curva (ma mica mollano la corsia di sorpasso).Io mi diverto quasi a percorrerla, sempre in corsia di sorpasso, a non più di 80-85 all'ora, superando tutti.Purtroppo, in seguito al crollo del viadotto Morandi,e alla decisione di rendere gratuita la circolazione frai caselli genovesi, il traffico è aumentato, così come il grado di pericolosità, rappresentata soprattutto dagli scooter guidati da chi, evidentemente, non ha li ha mai usati in autostrada.