ECCHIME

Anniversari


24 agosto 1959, la British Leyland lanciò la Mini.Piccola fuori ma grande dentro (io mi sono messoal posto guida di una cooper degli anni 90, ma mica l'ho trovata così "grande"). Di una povertàimbarazzante (riscaldamento a pagamento e pannelli porta in cartone pressato), divenne poiuna macchinetta di culto, grazie anche alleCooper.In Italia, a partire dalla metà degli anni 60, vennecostruita dalla Innocenti (fu la sua fortuna, ma anche la sfortuna, visto che la casa milanese eralegata mani e piedi al gruppo inglese che non brillava per fortune economiche ed intelligenza dei dirigenti, come ogni gruppo industriale statale).Le Mini milanesi erano rifinite molto meglio, fra l'altro.Curiosa la storia di questo film, prodotto da un ex ambasciatore inglese, amico di un certo avvocato juventino il quale si adoperò molto per la realizzazionedel film (anche se inizialmente aveva chiesto che invece delle Mini, fossero usate le 500. Magari le A112,avrebbero fatto una figura migliore). Le Mini girano per Torino, facendo anche una scappatasulla pista che si trova sul tetto dell'ex stabilimento delLingotto, allora ancora attivo.Un dirigente FIAT, ha parlato in questi giorni, di unascena a suo dire molto carina, poi tagliata in fase di montaggio. Eccola:PS non credo che le Giulia fossero state concesse dallaPoliziaSiccome era considerata troppo innovativa dalla clientelapiù tradizionalista, venne lancia anche una versione a 3volumi. Insomma, quella tendenza alla cessitudine delleauto inglesi venne confermata.
Più brutta della Riley Elf 850, c'è stata solo la FIAT Oggi argentina.