ECCHIME

Giorno del ricordo dell'esodo giuliano-dalmata


I fatti sono chiari ed esposti bene dal vademecum scritto da alcuni storici, basandosi su un'ampia documentazione, per conto dell'Istituto regionaleper lo studio del movimento di Liberazione del Friuli-Venezia Giulia.Vademecum così "revisionista" da attirarsi le critiche dell'attuale maggioranza di estremadestra al governo nella regione Friuli.Vademecum per il Giorno del Ricordo - Seconda edizioneAll'interno il link al vademecum in formato pdfI crimini compiuti nel periodo in cui l'Istria e parte della Dalmazia erano territorio del Regno d'Italia sono stati presi dei comunisti titini come giustificazione per la loro caccia all'italiano visto come fascista prima, nemico del popolo poi, come si può evincere dallastrage di Porzus o dall'infoibamento dei membridel Comitato di Liberazione Nazionale triestini non comunisti o che, comunque, si opponevanoa che tutta la Venezia Giulia diventasse iugoslava.D'altronde, come ha detto il professor Raul Pupo, se in Istria e nella Venezia Giulia lo scopo reale erala deitalianizzazione dell'area, l'eliminazione fisicadegli oppositori era largamente praticata dai titiniin tutto il territorio in cui operavano durante la guerra e nel dopoguerra.Poi si arrivò all'isola Calva, vero campio di prigioniache ospitò molti comunisti italiani emigrati in Jugoslavia dopo il 1948.E poi l'oblio sceso su questo dramma, anche per una specie di tacito accordo fra Roma e Belgrado l: noi non avremmo chiesto conto sei massacri titini e loro non avrebbero chiesto conto dei criminali di guerra italiani (1200 in totale).Oggi, purtroppo, è terreno di scontro fra opposti estremismi in Italia, come fra nazionalisti italiani, sloveni e croati.Trieste la contesaIl massacro e l'esodo - Il ricordo delle foibeArcipelago foibeLe foibeL'ultima spiaggia - Pola fra la strage di Vergarolae l'esodo Passato e presente - Fiume: l'epurazione di TitoPassato e presente -  Il dramma giuliano-dalmata,dalle foibe all'esodo  Frontiere - La storia negataFoibe, gonfiare le cifre serve solo ad alimentare l'odioFoibe, il ricordo che divide Foibe, la storia usata come randello nel confronto politico