ECCHIME

10 febbraio Giorno del ricordo


Ricorrenza di fatti troppo a lungo taciuti, per vari motivi (noi abbiamo dichiarato guerraalla Jugoslavia, noi abbiamo occupato la Slovenia e il litorale fino al Montenegro, noi abbiamo fatto morire centinaia di migliaia di sloveni e croatinei campi di prigionia fino al 1943, noi abbiamo collezionato più di 1200 criminali di guerra mai processati, noi ci siamo indignati quando i Paesi vincitori hanno usato il pugno di ferro contro chiaveva dichiarato guerra e provocato massacri di civili, leader antifascisti si sono visti costretti a non andare contro mezza Italia) facendo il gioco dell'estrema destra, a cui si contrappone l'estrema sinistra. Tutto questo sulle spalle dei 250000 esuligiuliano-dalmati.Meglio non dare retta a chi parla di Shoah degli istriani o dei milioni di italiani massacrati daipartigiani jugoslavi, in generale ai nazionalisti.Nel 1944 il PCI triestino grazie a delazioni di dubbia provenienza fu ripulito dai dirigenti filoitaliani e togliattiani, sostiuiti da quelli più schiettamente filosovietici e filosloveni.Nel maggio 1945, i membri del CLN filoitalianifurono fatti sparire dai titini. Non quanto italiani,ma in quanto non volevano diventare jugoslavi.Fu anche lotta del povero (i contadini slavi dell'entroterra) contro il padrone italiano.Dietro agli opposti estremismi ci fu anche l'opposto nazionalismo. Quello stesso che poiportò alla nascita di Slovenia e Croazia 30 anni fa.E c'era anche chi, fra gli italiani, sognava un ritornosotto l'Austria, visto che il governo italiano dal 1922al 1943, aveva mal governato la regione fondandosisu repressione, corruzione e affossamento dell'economia triestina.Qualcuno fra gli antifascisti, non comunisti, già nel 1942 diceva che ormai la Venezia Giulia eraperduta. Per capire i motivi, bisogna sapere cosasuccesse nella Venezia Giulia e in Istria a partire dal 1920. Per sapere cosa è successo fra l'8 settembre 1943e il 1947 in quella zona, consiglio di leggere i seguenti volumi:"E allora le foibe?" di Eric Gobetti (Edizioni Laterza)"Amarissimo Adriatico" e "Trieste 45" entrambi di Raoul Pupo (Edizioni Laterza).E il Vademecum per il Giorno del Ricordoper il quale l'Istituto per la storia della Resistenza e della storia contemporaneadel Friuli-Venezia Giulia si è visto tagliare i fondi dalla Regione in quanto consideratonegazionista (ma contro i partigiani, secondoi più estremisti). E il bello è che il professorPupo non è proprio di sinistra.Non guardare boiate davvero fascistoidi come "Rosso Istria", ma programmi seri come:Passato e Presente - Le foibe e l'esodoMa soprattutto:Passato e Presente - Il dramma Giuliano-Dalmata dalle Foibe all'esodoPassato e Presente - Foibe, una violenza senza confiniPassato e Presente - Foibe l'eterno abbandonoE questi video dell'IRSREC FVG:Le vie della memoria Sergio Endrigo dedicò una canzone alla sua città.Qui la traduzione della descrizione in croato"Sergio Endrigo è un cantante italiano -Songwriter nato a Pula nel 1933. A causa del disagio politico della fine della guerra, si verificò l'esodo di massa di italiani di Istria e Dalmazia, quando migliaia di emigranti andarono in Italia nel sospetto che non potevano mai essere restituiti. Tra loro c'era il giovane Sergio, che con sua madre lasciò la sua città natale, a cui non tornò durante tutta la sua giovinezza. Questa è una canzone per un lato nativo, alcuni giovani perduti. Una canzone senza vendetta e invidia, semplicemente uno specchio di un'esperienza umana drammatica e triste."Mi sembra che non abbiamo ancora imparato la lezione sulle conseguenze del nazionalismo.