ECCHIME

Le grandi inchieste di Ecchime


            Ma davvero pensiamo di vivere         in un Paese più civile di altri?    Dove si procede con costanti inasprimenti delle pene ma non si riesce ad investire nel mutamento culturale né a garantire in ogni caso sicurezza a chi decide di scegliere la dolorosa strada della denuncia. A salvaguardare dalle reazioni violente. Rimaniamo cosi agghiacciati da storie che ripetono copioni noti, in una sorta di inevitabilità che non è tale. Né si rafforzano i servizi di protezione e di tutela o si opera per ridurre quella vittimizzazione secondaria che continua a segnare tanti percorsi giudiziari e una parte rilevante del sentire comune. L’incolpare la donna di ciò che ha subito. Farla sentire colpevole della violenza di cui è vittima. Secondo l’Istat il 39 per cento degli italiani ritiene che una donna sia in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se non lo vuole. Il 15 per cento è convinto che se una donna subisce violenza quando è ubriaca o sotto l’effetto di droga ne sia in qualche modo corresponsabile. Il 23 per cento condivide la convinzione che le donne possano provocare violenza per il modo di vestire. Siamo al “te la sei cercata”.