Ecco oggi nella fretta avevo dimenticato alcuni dettagli di un certo peso....Nel 55 mio nonno materno (evidentemente amava viaggiare, non gli bastavano gli 8 anni in grecia, fra guerra, prigionia, re-sistenza...), visto che stranamente fare il coltivatore diretto nel meridione rendeva meno che frlo nel centro nord, decise di emigrare, con mio zio (il marito della sorella della mia bisnonna) andò a fare il tagliaboschi in francia, a chambery e chalon sur marne, nel 2002, quando con mio padre, in se-guito al terremoto, siamo andati nella casa in puglia a pren-dere un pò di cose nella casa, prendemmo anche una foto di mio nonno con mio zio. Foto scattata in francia, appunto.Si vedono loro 2 in stivali, pantaloni di fustagno, giaccone in pelle (che ho portato su, sarebbe bello rimetterlo un pò in sesto) e classico baschetto francese. Sembrava jean gabin, forse è anche per questo che mi piace tanto ( e amo tanto la francia).I francesi chiamavano noi italiani RITAL, un pò spregiativa-mente (come qui a genova i meridionali venivano chiamati ga-bibbi, parola derivata dall'arabo habib, che però significa ami-co), probabilmente deriva dal fatto che sui passaporti c'era scritto, nazionalità: R. Ital, ovvero regno d'italia.Da parte di padre invece, sono (mezzo) calabrese, e la nomea dei calabresi è nota (anch'io sono un filino critico verso i difetti calabresi, stemperati però dall'essere fiero dei "ragazzi di locri", quelli di ammazzateci tutti.Io sono figlio di emigranti, e in qualche modo la cosa la sento e NON dimentico che negli anni 50 - 60 nelle case in affitto c'erano cartelli con su scritto " non si affitta a meridionali", razzisti come quelli in belgio ad esempio:
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Ecco oggi nella fretta avevo dimenticato alcuni dettagli di un certo peso....Nel 55 mio nonno materno (evidentemente amava viaggiare, non gli bastavano gli 8 anni in grecia, fra guerra, prigionia, re-sistenza...), visto che stranamente fare il coltivatore diretto nel meridione rendeva meno che frlo nel centro nord, decise di emigrare, con mio zio (il marito della sorella della mia bisnonna) andò a fare il tagliaboschi in francia, a chambery e chalon sur marne, nel 2002, quando con mio padre, in se-guito al terremoto, siamo andati nella casa in puglia a pren-dere un pò di cose nella casa, prendemmo anche una foto di mio nonno con mio zio. Foto scattata in francia, appunto.Si vedono loro 2 in stivali, pantaloni di fustagno, giaccone in pelle (che ho portato su, sarebbe bello rimetterlo un pò in sesto) e classico baschetto francese. Sembrava jean gabin, forse è anche per questo che mi piace tanto ( e amo tanto la francia).I francesi chiamavano noi italiani RITAL, un pò spregiativa-mente (come qui a genova i meridionali venivano chiamati ga-bibbi, parola derivata dall'arabo habib, che però significa ami-co), probabilmente deriva dal fatto che sui passaporti c'era scritto, nazionalità: R. Ital, ovvero regno d'italia.Da parte di padre invece, sono (mezzo) calabrese, e la nomea dei calabresi è nota (anch'io sono un filino critico verso i difetti calabresi, stemperati però dall'essere fiero dei "ragazzi di locri", quelli di ammazzateci tutti.Io sono figlio di emigranti, e in qualche modo la cosa la sento e NON dimentico che negli anni 50 - 60 nelle case in affitto c'erano cartelli con su scritto " non si affitta a meridionali", razzisti come quelli in belgio ad esempio: