ECCHIME

Post N° 268


Gentili Signore e Signori, buonasera.Intanto consentimi di dire..BASTA AD HALLOWEEN!!!!!! Cosa c'entriamo noi italiani (ed europei) con una festastatunitense??Loro festeggiano forse San Giuseppe ad esempio?Oppure oltre a dover bere la coca-cola e mangiare la rumenta del McDonald, per dimostrare di essere una nazione veramente libera e democratica, dobbiamo festeggiare anche le loro feste? Feste dichiaratamenteconsumistiche (oltre al fatto che ci sono dei poveri idiotiche ne approfittano per compiere rituali magici o messenere), quindi visto che abbiamo vissuto tranquillamentee bene per anni senza halloween, io continuo a fregarme-ne!!!!!!Il mio amico nik, mi ha inviato queste foto:
Casalnuovo Monterotaro - deposito bus.JPG(notare che mentre i nostri bus anche se recenti a voltegià solo in sosta ai capolinea vanno giù d'aria, questiscania di 7 anni fa invece stanno su...)
Casalnuovo Monterotaro una corriera va.JPGProprio guardando questa foto (scattata come l'altra un meset-to fa), mi è venuta in mente una canzone di daniele silvestri....L'autostradaLa casa era giusto al confine tra il vento e la seteun posto abitato da fatee da poche altre forme di vita ugualmente concretevicino all'incrocio di un paio di strade sterrateche senza motivo apparente si incontranoe poi, disperate, ripartonotristi, così come sono arrivatecomunque a qualcuno una volta saranno piaciutese poi sono state abitatequalcuno che fermo all'incrocio pensò"aspettiamo che arrivi l'estate"l'estate da noi non è mica un periodo feliceche il caldo ti toglie la pacela polvere copre ogni cosae ti spezza la voce, l'odore di verze marciteLa gente che passa ci guarda e prosegue veloceci osserva e prosegue velocemagari saluta, ma sempre prosegue veloceSe almeno si vedesse l'autostradaci porterebbe senz'altro via di quaoppure proseguire ovunque vadamegliomeglio che quaLa chiesa era uguale alle case, ma aveva una crocee forse un po' più di verniceed un'unica luce fornita da fiaccole appeseimbevute di pecefu lì che la vidi, a braccetto col preteera il 5 di aprilee tirava una brezza che dava un colore alla quietee profumo di pane alle olivelei pure mi videe forse sorrisenon sono sicuro, ma forse davvero sorriseperché all'improvviso fu molto più forte l'odore del pane alle oliveLa gente che passa ci guarda e prosegue veloceci osserva e prosegue velocemagari sorride, ma sempre prosegue veloceSe almeno si vedesse l'autostradaci porterebbe senz'altro via di quaoppure proseguire ovunque vadamegliomeglio che quaA volte succede qualcosa di dolce e fatalecome svegliarsi e trovare la neveo come quel giorno che lei mi sorrisema senza voltarsi e fuggirevederla venirmi vicino fu quasi moriretrovare per caso il destinoe non sapere che direma invece fu lei a parlare:"mi piace guardare la faccia nascosta del solevedere che in fondo si muovedormire distesa su un letto di viole" mi disse"e a te cosa piace?""mi piace sentire la forza di un'ala che si aprevolare lontanosentirmi rapace, capace di dirti ti amoaspettiamola insieme l'estate"e intanto volevo sparirepensando alle cose che avevo da offrire:l'incrociola casala chiesala crocel'incrociola casala chiesala croceed in più lo spettacolo atroce di tutta...la gente che passa ci guarda e prosegue veloceci osserva e prosegue velocemagari sorride, ma sempre prosegue velocela gente che passa ci guarda e prosegue veloceci osserva e prosegue velocemagari sorride, ma sempre prosegue veloceLa gente che passa ci guardaci osserva e prosegue veloceMa anche un passo di questa poesia:Ti rubarono a noi come una spiga  Vide la morte con gli occhi e disse:Non mi lasciate morire con la testa sull'argine della rotabile bianca. Non passano che corriere veloci e traini lenti ed autocarri pieni di carbone. Non mi lasciate con la testa sull'argine recisa da una falce. Non lasciatemi la notte con una coperta sugli occhi tra due carabinieri che montano di guardia. Non so chi m'ha ucciso portatemi a casa, i contadini come me si ritirano in fila nelle squadre portatemi sul letto dov'è morta mia madre. O mettetevi qui attorno a ballare e succhiate una goccia del mio sanguedi me vi farà dimenticare.Lungo è aspettare l'aurora e la leggedomani anche il greggefuggirà questo pascolo bagnato.E la mia testa la vedrete, un sassorotolare nelle nottiper la cinta delle macchie.Così la morte ci fa nemici!Così una falce taglia netto!(Che male vi ho fatto?)Ci faremo scambievole paura.Nel tempo che il grano maturaal ronzare di questi ramiavremmo cantato, amici, insieme.E il vecchio mio padrenon si taglierà le venea mietere da soloi campi di avena?Casomai la Dottoressa Giò, che è l'intellettuale del gruppo ce la spiega!Ossequi