ECCHIME

2 novembre


Gentili Signore e Signori, buonasera.Colpevole ritardo il mio, ma vari motivi mi hanno im-pedito di fare un post sul 2 novembre.Eccolo:Oggi si ricordano i nostri morti, forse con un tantino diipocrisia italiota, in molti se ne ricordano solo oggi......Un pensiero a chi ci è caro e non c'è più però va fatto, ieri ero al cimitero di sestri ponente (lì c'è mio nonnopaterno) camminando ho notato delle tombe veramenteantiche (mi ha stupito la cosa, di solito dopo un tot di annisi libera il posto, almeno qui a sampierdarena), una addirit-tura del 1899!!!!Mi son chiesto " ma a questi chi ci pensa?" vedevo che nonc'erano fiori, oppure qualcuno per pietas ci ha messo un mazzolino, anche finto.Com'è triste essere morti e non avere neanche qualcuno che ti ricordi.Bè pensiamo anche a loro!!Così, con l'aiuto di 3 poeti: Mio padreMio padre misurava il piede destrovendeva le scarpe fatte da maestronelle fiere piene di polvere.Tagliava con la roncellala suola come il paneuna volta fece fuori le budellaa un figlio di cane.Fu in una notte da non ricordaree quando gli si chiedeva di parlare faceva gli occhi piccoli a tutti.A mio fratello tirava i pesi addossoche non sapeva scriverei reclami delle tasse.Aveva nelle maniche prontosempre un trincetto taglienteera per la pancia dell'Agente.Mise lui la pulce nell'orecchioal suo compagno che fu arrestatoperché un giorno disperatomandò all'ufficio il suo banchettoe sopra c'era un biglietto:«Occhi di buoifatigate voi».Allora non sperò piùmio padre ciabattinocon riso fragile e senza rossorerispondeva da un gradino'Sia sempre lodato' a un monsignore.E si mise già stanco -dal largo mantello gli uscivano gli occhi -a posare sulla piazza, di fianco,a difesa degli uomini che stavano a crocchi.E morì - come volle - di subito,senza fare la pace col mondo.Quando avvertì l'attaccocercò la mano di mamma nel letto,gliela stritolava, e lei capì e si ritrasse.Era steso con la faccia stravolta,gli era rimasta nella golala parola della rivolta.Poi dissero ch'era un brav'uomo,anche l'agente, e gli fecero frastuono.Oggi va ricordato anche uno degli intellettuali (non quegli intellettuali di sinistra che tanto malehan fatto alla sinistra e all'italia), più lucidi, poe-tici, intelligenti che l'italia abbia mai avuto:Pier Paolo PasoliniLo voglio ricordare con questa poesia:IL PCI AI GIOVANI. di Pier Paolo PasoliniE’ triste. La polemica contro il PCI andava fatta nella prima metà del decennio passato. Siete in ritardo, figli. E non ha nessuna importanza se allora non eravate an-cora nati… Adesso i giornalisti di tutto il mondo (com-presi quelli delle televisioni) vi leccano (come credo an-cora si dica nel linguaggio delle Università) il culo. Io no, amici. Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente. Avete lo stesso occhio cattivo. Siete paurosi, incer-ti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere pre-potenti, ricattatori e sicuri: prerogative piccoloborghesi, amici. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono figli di poveri. Vengono da periferie, contadine o ur-bane che siano. Quanto a me, conosco assai bene il loro modo di esser stati bambini e ragazzi, le preziose mille li-re, il padre rimasto ragazzo anche lui, a causa della miseria, che non dà autorità. La madre incallita come un facchino, o tenera, per qualche malattia, come un uccellino; i tanti fratelli, la casupola tra gli orti con la salvia rossa (in terre-ni altrui, lottizzati); i bassi sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi caseggiati popolari, ecc. ecc.E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,con quella stoffa ruvida che puzza di ranciofureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,e lo stato psicologico cui sono ridotti(per una quarantina di mille lire al mese):senza più sorriso,senza più amicizia col mondo,separati,esclusi (in una esclusione che non ha uguali);umiliati dalla perdita della qualità di uominiper quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!I ragazzi poliziotti che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione risorgimentale) di figli di papà, avete basto-nato, appartengono all’altra classe sociale.A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammentodi lotta di classe: e voi, amici (benché dalla partedella ragione) eravate i ricchi,mentre i poliziotti (che erano dalla partedel torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,la vostra! In questi casi,ai poliziotti si danno i fiori, amici.(P S Pasolini era comunista e certo non criticava il PCI di Berlinguer)E col finale dell'ultimo film (diretto da pasolini) inter-pretato da Totò