ECCHIME

Bravo!!! Bel post! ^_________^

Bravi loro

....in una notte insonne - tanto per dire quale fascia oraria avevano dedicato al film - ho visto la storia di uno sbarco raccontata dall'esperienza di un ragazzino di nome Sandro, disperso in mare dopo essere caduto dallo yacht di famiglia. Salvato da carrettieri su quella rotta - ti lascio indovinare la loro caratterizzazione e cosa rischia - rientra in Italia, in un campo di accoglienza, assieme ai minori, con una coppia di ragazzi fratello e sorellina, con cui nel frattempo aveva stretto un patto amicale.
..La famiglia su richiesta accorata di Sandro, vuole adottare i ragazzi per aiutarli, e tutto sembra andare in quella direzione quando un colpo di scena inaspettato, rovescia il lieto fine...Qua e là condito di retorica, ma singolare resta il punto di vista del ragazzino, di cui si avverte l'improvviso spaesamento nel sentirsi anche lui clandestino, in un mondo complesso che non conosce e non sa risolvere, buon martedì.

E pensa come si sentono davvero i ragazzini sui barconi. Ma il titolo del film?

infatti (Sandro in finale si identifica molto nella condizione di clandestino)non è un'opera magistrale tuttavia un film originale per come fa riflettere..il titolo? non l'ho mai saputo, lo cercavo anche io.._*

Ah! Senza titolo sarà in po' problematico trovarlo e vederlo.

trovato...QUANDO SEI NATO NON PUOI PIÙ NASCONDERTI Marco Tullio Giordana (Cento passi ..)bon nuit:)

Il titolo non mi giunge nuovo. Poi Giordana mi piace come regista. Vedrò di procuratmi il film. Grazie e buongiorno

In questa spinosa faccenda dei migranti,non è sbagliato arginare gli arrivi, ma è sbagliato tenere in certe condizioni quelli che già ci sono e da tempo.E allora sì alla regolarizzazione dei documenti ma senza il ricatto dell' avere un contratto di lavoro senza il quale non puoi avere diritto al permesso di soggiorno. Così non funziona. Queste cose ha senso farle alla frontiera di uno Stato. O hai diritto o non hai diritto ad entrare. Ma se ormai ci sono ed è difficile rimpatriarli dai loro la possibilità di cercarsi un lavoro regolare.Non si può vederli vivere così nelle baracche, ma nemmeno vederli per strada o piazze cittadine a bivaccare Un argomento a parte sono invece tutti quegli africani come i nigeriani che vengono qui solo per delinquere o i nordafricani come tunisini algerini marocchini che non hanno scusanti per arrivare qui clandestinamente spesso su barchini

Sono due questioni distinte. Non so com'è la situazione in Sardegna, ma in Puglia, soprattutto nel foggiano, veri e propri schiavi africani, ma ultimamente anche dell'est, lavorano nei campi per conto dei proprietari d'accordo coi caporali. I quali proprietari, però, sono i primi a vomitare odio contro i "negri" che invadono le campagne e votano per coloro che in parlamento erano contro la legge che istituiva il reato di caporalato e lo sfruttamento di manodopera. Dovresti vedere i filmati del "ghetto di Rignano (garganico)", una vera e propria baraccopoli che serve per fornire braccia a basso costo, e nella quale si è infiltrata anche la mafia nigeriana (in affari con quella foggiana). E nell'edilizia le cose non sono differenti, come dimostrano gli arresti di oggi in Toscana (un calabrese vicino ad una cosca e 2 egiziani)