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Messaggi di Aprile 2025

Francesco

Post n°3460 pubblicato il 26 Aprile 2025 da jigendaisuke

Papa Francesco nelle meditazioni della via Crucis: "In questo mondo a pezzi servono lacrime sincere"
Nelle meditazioni, papa Francesco sottolinea ancora che “disumana è l'economia in cui novantanove vale più di uno. Eppure, abbiamo costruito un mondo che funziona così: un mondo di calcoli e algoritmi, di logiche fredde e interessi implacabili”.

Il primo viaggio di Papa Francesco a Lampedusa - RaiPlay
7 min
Il pranzo di Francesco  - RaiPlay

Odiato dai cattolici tradizionalisti che trovano sponda
nella destra sovranista con un occhio al trumpismo e al
movimento politico del russo , tanto caro al
camerata Putin. Insomma ai leader sovranisti
e rossobrunisti europei


Attacco al Papa - 13/01/2020 - RaiPlay

Il leader che parlava di diritto alla difesa, di PACE GIUSTA e non
di trionfo della legge del più forte, del dramma dei migranti, dei
poveri, della distruzione dell'ambiente, di una economia giusta e
non predatoria o guidata da algoritmi che ci schiavizzano.
L'uomo che parlava di Ucraina, di Gaza, ma anche del dramma del
Sudan e della guerra nel Myanmar (di questi ultimi non frega niente
a nessuno).
L'uomo che parlava di dialogo fra i popoli, in contrapposizione alla 
idolatria della violenza fra gli uomini.
Il Papa per il quale i piemontesi sono attaccati ai soldi, ma riescono
a dissimularlo... mica come noi genovesi. Lui che era figlio di 
emigrati astigiani e genovesi.

Quando venne a Genova

La sua carica umana, di simpatia e di ironia l'abbiamo
scoperta già la sera della sua elezione con quel saluto
iniziale con un semplice buona sera a "l'hanno cercato
in un Paese lontano", ma come dimenticare l'assalto
delle suore?
 
 
 

Cover resistenti

Post n°3459 pubblicato il 25 Aprile 2025 da jigendaisuke

Uno dei canti più coverizzati. Lo cantano le
ragazze ed i ragazzi iraniani contro il regime,
lo cantano i palestinesi, i curdi, gli ucraini, gli europei che non vogliono un'Europa sovranista (ovvero fascista).

Molte cover di questo canto che è esso stesso
una cover. A mio insindacabile giudizio ho scelto
queste:

della cover

 

dell'originale ucraina

PS l'originale è un canto della comunità
ebraica ucraina. Insomma, fumo negli occhi
per molti.

Bella Ciao - Per la libertà - RaiPlay

 

 

 
 
 

La Resistenza in Italia

Post n°3458 pubblicato il 24 Aprile 2025 da jigendaisuke

Come ha scritto Chiara Colombini nel suo bel
"Anche i partigiani, però..." volume che smonta
tante bufale contro la Resistenza, la lotta di
Liberazione fu un movimento estremamente
variegato e complesso, ed è stupido vedere le
cose con lo sguardo di oggi. D'altronde, fior
di giuristi e importanti intellettuali (quelli veri)
hanno combattuto contro i nazi-fascisti o
avevano ruoli di comando. Vabbè, ci sono italioti
che considerano Pertini un terrorista..

La Resistenza fu fatta dagli I.M.I, fra cui
Giovanni Guareschi, Gianrico Tedeschi, Luciano
Salce, Alessandro Natta, i 600.000 NO all'adesione
alla repubblica sociale italiana:

Ho scelto la prigionia: diario di un internato militare italiano

Fu fatta dai militari.
A proposito, avete presente Folco Lulli,
i
nterprete di molti film negli anni 50-60,
anche con Monicelli? Uno dei pochi attoriitaliani ad avere fatto la Resistenza, anzi,fu comandante di un distaccamento dellaformazione Alpini di stanza nelle Langhe.

Dai Boy-Scout e dai disertori tedeschi
a proposito dei disertori tedeschi ed austriaci
aggregati alla Resistenza, consiglio la lettura
de "Il buon tedesco" di Carlo Greppi

La Resistenza dei religiosi e delle religiose

 

Una delle pagine più significative, e meno
raccontate a parte alcune opere di Pavese,
è quella delle repubbliche partigiane, alcune
delle quali sono state il laboratorio di ciò che
furono l'assemblea costituente e la nostra costituzione. Forse una delle più importanti,
fu quella della val D'Ossola

Quaranta giorni di libertà

Altra figura simbolo della Resistenza ligure e
genovese: Aldo Gastaldi "Bisagno"  di cui è
in corso il processo di beatificazione


La resistenza delle donne:

Ada Marchesini Gobetti.
L’abitudine all’azione

Tina Anselmi. La grazia della
normalità

Le donne della resistenza -
Rai Storia

"Donne per la Libertà" Resistenza a
Sampierdarena

 

Le azioni compiute congiuntamente
da partigiani ed Alleati, su tutte:

Operazione tombola


La scelta. I partigiani raccontano

 

 

 

Noi, partigiani - Memoriale della Resistenza Italiana

Rai Storia e Raiplay per la guerra di Liberazione:

Rai - L'Italia della Resistenza

25 aprile: il giorno della Liberazione
(con il racconto dell'insurrezione di Genova,
Torino e Milano, fatta dai protagonisti).

IL MIO 25 APRILE


Le radici della libertà


Nascita di una formazione partigiana


Racconti della Resistenza


Gassmann racconta i fratelli Cervi


Pertini e Saragat: Fuga da Regina Coeli

Italia libera - Storia di una formazione
partigiana

Storie di partigiani - La Resistenza tra scelta e martirio


L'Italia della Resistenza

Racconti della Resistenza

I film:

Roma città aperta



Paisà

Roma città aperta e Paisà più che semplici
film, sono dei veri documentari sull'Italia
del 1943-45

Su Raiplay c'è l'edizione restaurata de:
"Il Generale Della Rovere".

Bel film sulla Resistenza genovese, che tanti
guai ebbe con la censura degli anni 50:

 

2 splendide opere di Nanni Loy (mai
ricordato abbastanza):


Le quattro giornate di Napoli


Un giorno da leoni

 

Tratti da due magistrali opere di Pavese:

e

Una Questione Privata - RaiPlay

 

 

 
 
 

A wonderful job

Post n°3457 pubblicato il 23 Aprile 2025 da jigendaisuke

Questo disse il Generale americano Edward Almond
ai rappresentanti del CLN genovese, complimentandosi per l'ottimo lavoro fatto con l'insurrezione genovese del 23 aprile 1945, che portò alla resa dell'intero contigente tedesco di stanza fra Genova e Savignone (12.000 uomini circa). Alle 19.30 a villa Migone, nel quartiere di San Fruttuoso, residenza provvisoria del Cardinale Boetto (vescovo di Genova), il generale Günther Meinhold, un austriaco non proprio accesonazista, firma la dichiarazione di resa, nelle mani
dell'operaio Remo Scappini, presidente del CLN Liguria
e, poi, sindaco di Genova fino alle elezioni del 46.

I primi contigenti americani arrivarono a Nervi, estremo
levante genovese, solo la mattina del 26. Si stupirono
nel vedere una città in cui tutto funzionava, e i tram
circolavano normalmente.

Non dovettero nemmeno combattere più di tanto, una
volta resi inoffensivi gli irriducibili della Marina tedesca
che continuavano a sparare dalla postazione del monte
Fasce e i franchi tiratori repubblichini.

Genova fu l'unica città europea che
si liberò da sola, anzi l'unica in cui
un esercito nemico si arrese ai
Partigiani
.



Dal 2018, il comune di Genova, però, considera
il 23 aprile come festa della bandiera cittadina
(a giudicare dai partiti che compongono la
maggioranza, non mi stupisco)

Ho conosciuto 3 partigiani: mio nonno materno
che combattè nella Resistenza greca insieme
ad altri italiani ed agli inglesi, dopo la fuga dal
campo di concentramento sull'isola di Rodi; il
presidente della sezione ANPI di Sampierdarena
che era anche nostro vicino di casa in campagna;
Don Bartolomeo Ferrari, nome di battaglia "Don
Berto", parroco della chiesa di Santa Maria della
Cella qui a Genova Sampierdarena, spesso ospite
della persona di cui ho scritto più sopra (oltre ad
aver celebrato il matrimonio dei miei, il mio
battesimo, il funerale di mio nonno materno e
della mia bisnonna materna).
Un tipo che fra il 25 luglio 1943 e l'8 settembre
teneva comizi, nella piazza accanto alla chiesa
di Genova Bolzaneto di cui era parroco, in cui
tuonava (rubo la battuta a Guareschi) contro
i fascisti ma al tempo stesso teneva a freno la
rabbia popolare, anche per aiutare un po' il
povero maresciallo dei carabinieri che proprio
non aveva voglia di eseguire gli ordini e sparare
sulla folla (oltre ad avvisare don Berto quando
la questura voleva mandare qualcuno da lui).
Gli fu data la medaglia d'oro al valor militare
E non fu nemmeno l'unico religioso (fra frati,
monache e sacerdoti) ad ottenerla. Certo, per
molti fu una medaglia alla memoria, e qualche
sacerdote fu anche comandante di formazioni
partigiane.
Lo potete vedere nel documentario RAI
"I giorni dell'insurrezione"
oppure qui (dal minuto 11)

 

 
 
 

L'omaggio britannico

Post n°3456 pubblicato il 22 Aprile 2025 da jigendaisuke

Qualche giorno fa, durante il viaggio di Stato,
nel discorso al Parlamento italiano e, poi, durante
la cena offerta dal Presidente della Repubblica, al
Quirinale, e ancora il giorno dopo, a Ravenna,
Re Carlo III ha omaggiato la Resistenza italiana
(facendo venire un travaso di bile ai membri dei
due maggiori partiti di maggioranza e al presidente
del Senato), ricordando soprattutto una coraggiosissima donna.

Due brigate partigiane furono aggregate dalla VII
armata britannica, ovvero la Brigata Maiella e
la 28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini" guidata da
Arrigo Boldrini, il mitico comandante Bulow (su
suggerimento del comandante dell'armata, il
generale britannico McCreery, ottenne la medaglia d'oro al valor militare. Il primo partigiano a riceverla)

 

Il rapporto fra britannici e partigiani, di ogni
orientamento politico, produsse una delle
operazioni più decisive per scardindare la
resistenza tedesca nel nord Italia:
l'operazione Tombola

Due dei comandanti partigiani che parteciparono all'operazione furono
invitati alla cerimonia d'incoronazione della
regina Elisabetta II.

Per saperne di più

 

Quella strana operazione io l'ho conosciuta grazie
al libro "Il bracciale di sterline", ma prima ancora
grazie ad un cofanetto dei Modena City Ramblers:
Battaglione alleato

Carlo III ha ricordato anche una straordinaria
donna, una delle circa 70.000 che parteciparono
anche in combattimento (se non sbaglio qualcuna
anche al comando di formazioni partigiane),
completamente rimosse dalla memoria nazionale.
In quanto partigiane e in quanto donne, che si
mischiavano con gli uomini, attendando alla dignità
femminile.

Questa donna è Paola Del Din.
Io l'ho conosciuta uno o due anni fa grazie a
questo podcast

25 Aprile - Dietro le linee nemiche


 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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