ECCHIME

Anniversari

Marzo 1969. Dal nuovo stabilimento di Rivalta
Scrivia, escono le prime bisarche cariche di 128.

Pochi mesi dopo, venne lanciata la familiare.
L'anno successivo ne iniziò la produzione
anche in Argentina, nella versione a 5 porte,
venduta e costruita solo in quel Paese.
Poi da Torino, venne esportata anche negli
USA, nella sola versione 1300 (credo che in
Italia continuò ad essere preferita solo col
motore 1100)

In attesa del lancio della coupè e per riuscire a
vendere la 2 porte anche in Italia, ecco la Rally:

Le mancava solo la 5a marcia

Come la berlina e la famigliare (solo con motore 1300),
la sport e la X1/9 (la versione spider della 128), ebbero
un discreto successo negli USA, superiore alle Renault,
ma inferiore alle giapponesi e alle tedesche.



Nel 1975 diventa 3 porte, incompresa dal
mercato italiano:

Ma l'Austin Allegro (Innocenti Regent) era tanto
meglio?

1976. In attesa della Ritmo, il restyling:

Auto dell'anno 1970. Come negli altri modelli
FIAT, fra gli optionals c'erano i sedili in panno.
Mai visto una 128 di prima serie, o una 127
sempre di prima serie, coi sedili che non fossero
in "vera" finta pelle... anzi no, oggi si chiama eco
pelle. E manco quella su cui ho viaggiato fra l'aprile
e l'agosto 1975 (poi mio padre ha comprato una
Alfasud Lusso).

3.107.000 esemplari costruiti in Italia fra il 1969
e il 1985 (famigliare compresa).
Più di un milione di Zastava 128 e 101 (la versione
a 3 e 5 porte, simile alla Simca 1100, scartata dalla
FIAT) prodotte su licenza in Jugoslavia fino al 2008.
Prodotta su licenza in Egitto fino al 2009 e dalla
FIAT argentina fino al 1990 (adatta al gusto locale,
molto meno sobrio che in Europa).