Job interview

Post N° 17


Al TG5 questa sera una notizia piuttosto curiosa, che mi ha fatto riflettere: due ragazze, partendo dalla terra dei nuraghe e del pane carasau cercano lavoro nel continente per il periodo invernale.***La prima vicenda narra di una ragazza sarda che si reca in trentino per lavorare come cameriera in un pub della regione, ma non viene assunta perchè non sufficientemente bella.La seconda (fresca di oggi) invece racconta di una ragazza, anch'essa sarda ma originaria dello zaire che non viene presa come cameriera in Val d'Aosta proprio per il colore della sua pelle, non apprezzata dalla clientela del ristorante, secondo il gestore.RISULTATO: Entrambe le ragazze presentano querela per discriminazione ingiusta sul luogo di lavoro.
Oltre a finire  sui maggiori quotidiani nazionali, oltre a essere trasmesse sul più seguito telegiornale della fascia preserale, probabilmente per ovviare a questo piccolo disguido, tutto da verificare, sicuramente ci sarà qualcuno pronto ad offrire loro un posto di lavoro (in cambio di una buona pubblicità, s'intende. Do ut des.)Sarà un caso che entrambe le fanciulle arrivassero dalla Sardegna? E che questi due misfatti si siano verificati a poca distanza l'uno dall'altro, e vadano a colpire località molto gettonate in questo periodo dell'anno?Data per certa la loro buona fede e preso per vero il loro racconto, a me resta comunque il dubbio che non si tratti di un'abile strategia di marketing.Sento profumo... di pasta di mandorla (tanto per restare in tema delle prelibatezze isolane)Non sono le uniche due persone al mondo in cerca di lavoro ad essere discriminate (in modo più o meno velato) per una caratteristica fisica. Ma non significa che tutti ricorrano sempre a soluzioni estreme.E se davanti alla discriminazione razziale  bisognerebbe vergognarsi
, davanti ad un commento puramente estetico, il titolare del pub probabilmente non è condannabile del tutto per quel che mi riguarda.Ipocrita chi non ammette che un cameriere (o una cameriera) piacevole da ammirare suscita sempre maggior buona predisposizione nel cliente. E' fisiologico.In tutti i lavori a contatto con il pubblico, la carta della bellezza è quella più giocata, e anche quella maggiormente discriminante.Con questo non significa che ai brutti anatroccoli deve essere precluso un lavoro a contatto con il pubblico (sennò nemmeno io avrei mai dovuto lavorare dove sono stata!), solo che bisogna metterlo in conto un rifiuto del genere.Dalle mie parti molte attività pubbliche, come negozi, locali, (ovviamente anche le discoteche) selezionano il proprio staff in base alla bellezza.E vi devo dire che la cosa non mi irrita affatto. Anzi apprezzo. Se in un locale c'è un cameriere carino, ci torno molto più volentieri e porto anche le mie amiche!
==Piuttosto, voi signori datori di lavoro... siate meno sinceri e al posto di un così plateale rifiuto, concludete il colloquio con il classico, straabusato, ma sempreterno "Le faremo sapere...!!O se proprio siete a corto di idee, passate dal mio blog. Di rifiuti originali ne trovate a palate!!