TUM TUM LA LEGGENDA

La leggenda di TumTum 4 parte


4Continuando a pensare si sedette al tavolo a  scarabocchiare, poi provò a leggere quanto aveva scritto quindi alzatosi in piedi recitò:  “Allora.... l’urlo del cameriere, angosciato dalle fauci del lupo nascosto nel cliente di turno, invase l’esterno del ristorante dovela stufa di ghiaccio s’era sciolta per scaldare la neve salvando così la serra di fiori cattivi pienama di tepore circondata.E tu, che da fuori cerchi, non la vediNe tu guardi se è da fuori che guardiMa la serra esiste, c’è e resiste anchese il celo versa fiumi di ghiaccioCustodita è là …. matrice di luceè ovunque si trovi la tua faccia anche se nascosta nel deserto del sale a seccareo all’ombra, in cantina ad invecchiareoppure in una rosa del mare a macerare.Alla serra è attaccata la stazione fantasmadove lo spazio gioca col tempo ed il solesi apparta con la luna in galleria.E’ la stazione dove Pitagora e Platone giocanoa carte invece di scrivere stronzate.”Allora .. “ Sarebbe bene facessi la stessa cosa” Tum ci aggiunse e lo buttò nel cesso, una volta sotto la doccia canticchiava  quel motivetto ‘ Liù se la provi non la lasci più ’