TUM TUM LA LEGGENDA

La leggenda di TumTum 7 ultima parte


7Era primavera c’era un locale aperto per le pulizie con l’insegna ‘Jazz che cazz Club’ entrò e chiese del proprietario; questi era un uomo alto, semi-addormentato dalla testa bianconera:  “ io dico che non esiste alcuna maniera ‘giusta’ di suonare, se consideriamo i suoni come ioni, fotoni, nuclei, particelle ne avremo di positivi (assonanti) e negativi (dissonanti) con relativo campo magnetico che muta col variare delle proporzioni. Ben sapendo che anche un ordine prestabilito può essere scosso sfruttando le possibili varianti del gioco, è possibile altresì intenzionalmente lacerare, modificare il linguaggio musicale applicandogli scientificamente la metodologia nucleare: ‘Particelle in continuo movimento (onde di possibilità) unica autoregolamentazione il caos, inteso come ordine primitivo, spinta iniziale.”. La filosofia orientale può in questo aiutare ‘sono per un orientaleggiante apertura paratonale a discapito d’una temperata chiusura europea” disse tutto di un fiato, come meritava la stronzata, ma l’effetto fu quello auspicato il bianconero accettò, domani sera avrebbero suonato li. TumTum prese un gettone formò il numero e “Coleman, fa il giro” disse “domani sera siamo al ‘Jazz che cazz’, 52 esima street, NewYork”.Chiese un anticipo, doveva pur mangiare qualcosa di caldo di tanto in tanto, e si avviò al ristorante italiano poco lontano.Ventodelsè si aggirava tra i tavoli apparecchiando,  sparecchiando, raccogliendo ordinazioni; le si presentò davanti ancora indaffarata col notes e la penna che finì in un bicchiere mentre il notes librava come un polipo celeste, quando lo riconobbe.Gli era addosso, lo abbracciava,  baciandosi ridevano, Manitù! Non riuscivano a fare altro che: ‘essere felici’.Lasciamoli col cuore nello zucchero e diamo un’occhiata al sud dove Coleman ed i suoi stavano imbarcando sulle caravelle gli strumenti le donne ed i bambini; fermarsi a narrare le vicende che caratterizzarono la traversata sarebbe interessante ma tutto sommato inutile facciamoli quindi approdare senza colpo ferire. Come stabilito, per le 9.00,i pirati erano arrivati alla 52°Strada, TumTum invece era ancora a letto ed i fratelli lo richiamarono all’ordine alla solita maniera: trascinandolo!’Il locale era pieno , la gente era corsa in massa richiamata dalle urla di quegli esagitati musicisti megalomani e chiassosi, alle 9.30 c’erano tutti con gli occhi gonfi e lo strumento in mano. Per tutti parlò Martin Williams: “Credo sinceramente” disse “che quanto accadrà stasera influenzerà profondamente il carattere stesso del Jazz” Lo si sentiva nell’aria, pesante come gravida di pensieri, di desideri e continuava a prendere spessore man mano che passavano gli assolo; quando, all’intervento di Ornette al sax, fece eco dal fondo della sala: “Puoi fare ciò che ti pare ma sarà sempre e comunque un qualcosa che è già stato fatto, nulla di più” il soffio  caldo degli strumenti si raggelò di colpo.Il capo servizio informazioni del c. s. A. non ebbe il tempo di respirare che già Tum gli era addosso, a nulla valsero le guardie del corpo, un colpo secco alla base dello stomaco lo disarmò, una lama silenziosa si insinuò come un dubbio.  Tum “ ascolta” gli disse fissandolo negli occhi “ sarà quello che vorremo che sia, tutti, compreso te qua con le mani nel sangue a cercare di non farti scivolar via la vita”.Sembrò a tutti strano che i poliziotti accorsi al ‘Jazz ' se ne fregassero di quanto accadesse ma tutto tornò normale quando anche questi iniziarono a percuotere ‘a tempo’ con lo sfollagente tutti i presenti.In effetti la sofferenza dello spione contribuì non poco alla riuscita del concerto “tanto ricco per il patos intenso ed il dolore intrinseco espresso in una maniera libera da morfologia e sintassi così vicina all’angoscia” come recensiva  il Timesdel giorno seguente;  Pubblicava in prima anche la notizia dei disordini che avevano sconvolto la 52a strada la notte precedente ed un articoletto delineava tre diversi scenari (plausibile, virtuale, futuribile) per quanto era e sarebbe successo; continuava a pag 8 ed  era a firma di uno sconosciuto pittore avanguardista reso noto di colpo da una sua bizzarra opera: 8: l’infinito ∞ eretto pag 8Voglio raccontarvi la leggenda di ........  nota: il link guida alla pagina del sito energia cosciente(quello del Soul game) dove la trama della prima partes'è dipanata senza costrizioni. I curiosi potranno leggereil fumetto com'è nato... libero.