TUM TUM LA LEGGENDA

webpoetica Il gioco dell'Anima 8 e 2/4


Una parentesi per chi non ne fosse a conoscenza:Sulla destra c'è un box apposito che rimandando al blog'webpoetica' permetterà, (a  chi 'stimolato' lo desidera)una lettura integrale de ' il gioco dell'Anima'suddivisa in capitoli di 995 caratteri                   Il gioco dell'Anima 8 e 2/4Il contatto provocò un flash lui sentì come se gli atomi costituenti il suo corpo avessero deciso di andare ognuno per proprio conto      (...W...)non era un paradosso quantistico, di fatto (J.S)Gli atomi del povero malcapitato.. aleggiavano nell'aria come nebbiolina di una mitigata giornata d'inverno.Vagavano .. ma con una certezza: 'che lo Spirito del Prof. unisse le particelle in una Presenza Superiore.. Elevata...quanto quella dell'Entità'. Questa, infatti percepì l'immane potenza delle sue capacità percettive, e ne fu stupita. Da li' a venire, eventi eccezionali  stavano preparando a manifestarsi..                                    (Dafne)E, straordinariamente, cominciarono a farlo.. Si era risvegliato sulla sabbia, almeno così gli pareva, quella polvere che colava dal palmo della mano; ma non riusciva ad aprire gli occhi: ‘un bagliore accecante lo feriva, non appena ci provasse ’. Ad un tratto una voce accanto lo richiamò ad uno dei tanti ‘presente’ :"Ben arrivato prof.!" Era una voce non nuova. Si chiese chi potesse essere mentre faceva un ulteriore sforzo per aprire gli occhi, stavolta con successo. Li aprì schermandoli con una mano dal sole bianco accecante e si ritrovò muso contro muso con un cammello, con qualcosa che poteva ‘anche essere un cammello’: questo è troppo, pensò, un cammello che parla, forse quella vinaccia alla festa della sera prima doveva essere edulcorata..."Basta!" la voce di prima si rifece sentire, di certo non poteva essere il cammello. In effetti,vide il volto sorridente di quello che riconobbe come un suo assistente. Questi gli stava chiedendo cosa ci facesse lì, su quella spiaggia del Mar Morto... Lui, il Prof. abbozzò una risposta, ma quello non lo lasciò finire:" Vi stavo aspettando, Prof., lei forse non ricorda più, ma è da anni che scrutiamo e studiamo questo mare, alla ricerca dei mangiatori d'arsenico. Ci sono, perchè la malvagità che brancola da queste parti è parecchia.........Tanta cattiveria..."stava biascicando quello che, ad un tratto, gli parve un perfetto sconosciuto. Un assistente, l'aveva avuto,ma era già morto, da qualche tempo, in un incidente mai chiarito.Il Prof. lo guardò meglio, lui ed il suo cammello, gli parve di cogliere un'aura malvagia. Con la coda dell'occhio vide penzolare dalla sella del cammello qualcosa che somigliava ad un disarticolatore.Vederlo ed imbracciarlo fu un lampo. Premette il pulsante e vide l'ectoplasma col cammello dissolversi in un urlo selvaggio:erano due mangiatori d'arsenico, l'aveva scampata bella.E con la scomparsa, che aveva lasciato un insostenibile puzzo di bruciato,si rese conto che la scena era cambiata:non era più in riva del Mar Morto. Aveva davanti a sè quello che aveva tutta l'aria di essere un lago, che conosceva per giunta:c'era già stato per studiare il ritrovamento di un calendario astronomico Maya.Era stato ritrovato nella città sepolta nella giungla del Petèn:la città di Tikal! E lui si trovava adesso in riva al lago Izabal. Misterioso bacino senza emissari o immissari noti, che si alzava o abbassava di livello in modo enigmatico e senza causa apparente.. In Guatemala, che c'era tornato a fare? Era stanco di essere sbattuto ai quattro angoli dell'universo:lui voleva tornarsene al suo lavoro. Ma aveva anche fame:sull'isolotto di fronte a lui c'era Flores, un paesino su una specie di isolotto mezzo sommerso dalle acque. Attraversò la stradina semi allagata e andò a sedersi nel primo comedor che incontrò. Ordinò, ed attese che qualcosa arrivasse.Intanto,fuori era calata una fitta oscurità.Una nebbia assassina cominciava ad essere sprigionata dal lago. Strane fosforescenze iniziarono ad intrecciare come delle danze sull'acqua e tra gli alberi delle rive buie. Distratto da quelle visioni,non si era accorto di una donna che gli si era seduta al suo tavolo e di fronte. Arrivò il cameriere con la cena. Il Prof. si riscosse e la vide.La donna non gli lasciò il tempo di capire:"Perchè non si arrende?"gli disse a bruciapelo" oramai lei ha perso.L'umanità ha perso. Presto i mondi dell'acqua saranno dominati dai mangiatori d'arsenico..."   ..Woodenship