Jucas il saggio

Qualcosa si muove a Pescara

Annuncio vobis!

Lunedì 26 luglio 2010 stadio Adriatico di Pescara!

Arrivano i Deep Purple! C'è bisogno di aggiungere altro? Sicuramente la potenza della loro musica collauderà significativamente lo stadio.

Si avvicinano le feste

punto e a capo

All'incirca un mese orsono (eh, si! Tempo ce ne è voluto)  con la soavità che la contraddistingue la sig.ra X ha avuto la bontà di chiarirmi il suo pensiero, ossia il perchè della sua decisione di fermarsi. Devo onestamente riconoscere che è stato un discorso (seppur virtuale) ineccepibile, che ho trovato oggettivamente giusto. Questo fatto, oltre ad avermela fatta ancor di più apprezzare, mi ha ulteriormente colpito in quanto si è detta sempre disponibile ad ulteriori contatti, ma con l'avvertenza che solo e soltanto tali sarebbero dovuti rimanere.

L'esposizione di tale concetto, nel modo stesso in cui è stato esplicitato, ancor di più mi ha fatto apprezzare questa persona che, ripeto,  ho conosciuto solo virtualmente e che,  si è dimostrata persona veramente matura e degna della massima considerazione e rispetto.

Quindi... ok, va bene così! A lei posso solo e di cuore augurare ogni bene e felicità!

riflessione

Premessa questo sistema, ossia il proporsi in uno spazio si virtuale, ma di fatto pubblico, se non ho capito male cosa per altro altamente probabile, permette a persone che magari nel modo tradizionale, mai si sarebbero incontrante di venire a contatto e quindi scambiarsi idee, esperienze e quant’altro. Certo, se la conditio sine qua non del tutto, è invece quella di rimorchiare a tutti i costi, il discorso cambia, in quanto verrebbe a mancare il senso di quello che mi appresto ad esternare.

Può anche capitare quindi, cosa che penso non sia proprio impossibile, che da questo approccio, due persone (che ripeto magari in  un altro modo non avrebbero mai saputo l’esistenza l’un dell’altro) sentano che tra loro ci sia del feeling, tanto che  una dei due possa evidentemente sentirsi tanto a suo agio, al punto di aprirsi all’altro –si badi bene, finora conosciuto solo virtualmente- e quindi confidarsi su cose oggettivamente private, ma che –evidentemente- ritiene l’altro meritorio di tale fiducia.

Questo stato di cose (la conoscenza tra i due) prosegue sino a quando, per motivi che ritengo poter tranquillamente definire come comprensibili, uno dei due chiede all’altro di incontrarsi non foss’altro perché in fin dei conti l’approccio diretto (diamine, in fin dei conti siamo sempre essere umani) è sicuramente preferibile alla sterilità di questo modo di relazionarsi. E questo perché, come soventemente accade, l’oggettiva diversità tra i due (chiaramente non solo sessuale, ossia il fatto che uno è un uomo e l’altro è donna), di fatto potenzialmente, li rende speculari.

E a questo punto che succede?

Il fatto

Per motivi che mi sforzo di capire, ma che non condivido, uno dei due annuncia all’altro (con estremo garbo) che appunto per questo stato di cose saggiamente ritiene opportuno prendere (dall’altro) una salutare distanza visiti i presupposti. Mi conosco ormai e  so sentire quando e come mi "manifesto”.

L’altro, quello a cui questa decisione viene estrinsecata replica che accetta (e ci mancherebbe altro!) questa decisione, seppur presa unilateralmente ma che forse, appunto per quel particolare feeling che si era creato, forse sarebbe stato il caso di valutare insieme e direttamente la faccenda per poi, da persone adulte, trarne liberamente le conseguenze.

L’uso dell’avverbio insieme è basato sul fatto che, davvero, si era  creato un certo grado di familiarità tra i due, molto probabilmente (ndr: eufemismo) eccedente un mero scambio di idee o quant’altro tipico di un blog.

E invece?

Considerazione

Il sacrosanto principio di rispettare l’altrui volontà è indiscutibile e quindi questa decisione deve essere accettata.

Ma che su questo fatto scenda una coltre di amarezza è indubbio, soprattutto per le ragioni per le quali l’alter ego decide.

A questo punto, penso sia naturale porsi una domanda, che rimando a chi ha la pazienza di leggermi e che nasce spontanea: perché?

Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi.

visione paradisiaca

Dopo tanto filosofeggiare (o scimmiottare di farlo) penso sia doveroso aggiungere una nota di colore.  Come indicato nel mio profilo, sono decisamente sensibile alla classica bellezza abruzzese, anzi sino a poco fa avrei detto allo stereotipo della bellezza abruzzese. E invece che succede? Che qualche giorno fa, ne ho conosciuta una che è davvero un inno alla vita. Giovane donna, che rispetta tutti (ma proprio tutti, credetemi sulla parola) i canoni di tale bellezza: alta, lunghi capelli neri,  molto formosa (ehm... ehm...) simpaticissima, giovale e soprattutto schietta.

Dopo aver visto tante belle donne vittime dell'imperante canone della bellezza che ci viene propinato dalla maledetta tv (donne anoressiche, che paiono vivere su un altro pianeta e ormai quasi tutte ritoccate), averne conosciuta una di tale fattezza è stato davvero un toccasana. 

Che dire? A questo tipo di donna (e in particolare a quella di cui sopra), oramai sempre più raro, auguro davvero di cuore una lunga e serena vita, piena di ogni felicità! E sopratutto l'augurio di trovare come compagno di vita, una persona che sia degna di loro!