Junior..la mia onda

Parlarne con lui: il secondo passo!


Il secondo passo fu parlarne con lui.Il fatto è che non potevo assolutamente non farlo.Junior era un’idea, un sogno fatto in due; in quelle pagine c’era troppo di noi due quindi…ed in effetti come avrebbe potuto non essere così?Eravamo i suoi potenziali genitori!C’erano riferimenti specifici…Ma no, sto mentendo, non fu solo correttezza portata all’estremo, fu, ancora una volta, Amore.Fargli sapere che era ancora tutto molto presente dentro di me, che nulla era in realtà finito, era un modo per dimostragli ancora Amore. Era uno spiraglio tra le mura che avevamo eretto tra di noi.Gli inviai copia di Junior nel giorno di S.Valentino: non fu un caso: era il mio regalo per lui.Non lo lesse o almeno non lo fece subito, dovetti sollecitarlo più volte spiegandogli il motivo della mia insistenza.Non urlò per quella volta, non sbatterono le porte, non ci furono scenate.Non seppi mai cosa suscitò in lui quella lettura; o meglio lo seppi, ma molto dopo, quando ormai i nostri occhi non si incrociavano più.Mi disse solo: “Vai avanti”Non era ciò che mi aspettavo ma mi diede nuovo impulso.Junior adesso aveva davvero le carte in regola per essere pubblicato.