Junior..la mia onda
Scriviamo di noi e delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti..Urlando contro il cielo...Il secondo passo fu parlarne con lui.
Il fatto è che non potevo assolutamente non farlo.
Junior era un’idea, un sogno fatto in due; in quelle pagine c’era troppo di noi due quindi…ed in effetti come avrebbe potuto non essere così?
Eravamo i suoi potenziali genitori!
C’erano riferimenti specifici…
Ma no, sto mentendo, non fu solo correttezza portata all’estremo, fu, ancora una volta, Amore.
Fargli sapere che era ancora tutto molto presente dentro di me, che nulla era in realtà finito, era un modo per dimostragli ancora Amore. Era uno spiraglio tra le mura che avevamo eretto tra di noi.
Gli inviai copia di Junior nel giorno di S.Valentino: non fu un caso: era il mio regalo per lui.
Non lo lesse o almeno non lo fece subito, dovetti sollecitarlo più volte spiegandogli il motivo della mia insistenza.
Non urlò per quella volta, non sbatterono le porte, non ci furono scenate.
Non seppi mai cosa suscitò in lui quella lettura; o meglio lo seppi, ma molto dopo, quando ormai i nostri occhi non si incrociavano più.
Mi disse solo: “Vai avanti”
Non era ciò che mi aspettavo ma mi diede nuovo impulso.
Junior adesso aveva davvero le carte in regola per essere pubblicato.
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E far sul serio voleva dire decidersi su cosa fare.
Era ancora un gioco oppure si stava trasformando in realtà?
Io cosa volevo fare?
Ero pronta ad affrontare tutto quanto? Le mie emozioni, la mia vita, quella stessa che proprio in quei mesi mi stava tormentando?
Io non riuscivo a parlarne, a superarla con me, come avrei mai potuto mettere tutto sotto i riflettori?
E lui? Cosa avrebbe mai pensato lui?
Ma c’erano da affrontare i problemi uno alla volta…
Gioco o realtà?
Realtà!
C’era quindi da scegliere la casa editrice.
Pronta o no?
Non lo avrei saputo fino a quando non avessi pubblicato e quelle parole non fossero state sotto gli occhi di estranei.
Cosa avrebbe pensato lui?
Glielo avrei chiesto, molto semplicemente. Non potevo certamente non farlo.
Ma a suo tempo.
La prima mossa era la scelta della casa editrice: scelta non facile. Allora non ne capivo proprio nulla..pensai bene di rivolgermi ad un avvocato..
Avrei scoperto troppo tardi e soprattutto solo dopo averlo pagato, che ne sapeva ancor meno di me.
Fu il mio primo errore…ma non lo sapevo ancora…
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Nel giro di poco Dario mi procurò tutta la documentazione Siae; in preda quasi ad una fretta giocosa, il "libro" perchè da allora avrei dovuto chiamarlo così, cominciò a partire..Destinazione? Case Editrici sparse sul territorio nazionale.
Inizialmente non c'era scelta; invio, invio, invio...ma in fondo era un gioco, chi ci credeva?
Junior era solo un piccolo tassello di me, figlio di un amore e di un dolore, perchè mai avrebbe dovuto interessare a qualcuno?
Ma mi sbagliavo, anche allora: lui era più forte di quello che pensavo.
Cominciarono ad arrivare lettere e proposte, adesioni. Nel giro di poco, forse un paio di mesi, mi ritrovai 8 proposte editoriali sul tavolo.
Le prime mi commossero: bozze di copertina, principi di impaginazione..
Vedere lì, Nome e Cognome, nero su bianco dipinte parole ed immagini mi diede il primo vero batticuore dopo tanto tempo.
Capii allora che Junior aveva ormai una vita sua, io potevo decidere se dargli spazio o lasciarlo morire.
Scelsi la prima..
Da quel momento avremmo cominciato a far sul serio...
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E così fu..scrivere per un miliardo di cose, così è ancora.
Un getto improvviso, con una vita sua. Domande e risposte a raffica; cose che trovavano la loro spiegazione, il loro posto, automaticamente.
Forse era solo la mia mente a tentare di mediare tra tutto quel caos, forse Junior altro non era che la risposta della mia mente al mio cuore per non impazzire.
Venne fuori veloce, mai esitando...non c'è mai stata una cancellatura su quei fogli.
D'Impulso..
E altrettanto d'impulso, una volta finito, fu chiuso in un cassetto.. Certo non pensavo che qualcuno avrebbe mai letto i miei vaneggiamenti..invece..invece, non ricordo come, finì tra le mani di Dario...
"Non credi che sia un peccato che resti chiuso in un cassetto?Magari può essere utile, a te come ad altri!"
Furono queste le sue parole...e tutto ebbe inizio...
Junior sarebbe stato non più solo mio..
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Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 08:34
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 05:49
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 05:01
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 04:19
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:58