Junelogia

Un Pd che precipita fa "riesplodere" l'amore tra Veltroni e D'Alema.


Non tributo molta fiducia nei sondaggi, specie in quelli online, poiché non li reputo forieri di verità e moltissime volte lo hanno ampiamente attestato.Tuttavia i sondaggi, specie quelli su tematiche politiche, rivelano gli umori dei cittadini ed è per questo che i partiti non devono sottovalutarli, ma ritenerli dei campanelli di allarme.Un recentissimo sondaggio condotto da Ipr Marketing per conto di Repubblica, e riferito alle prossime consultazioni europee del giugno 2009  evidenziano un crollo del Pd ad un misero 28%, contro il 33% dello scorso aprile (un calo di consensi dell’ordine del -5,7%)Un crollo che ha un precedente solo nella sinistra occhettiana di qualche decennio fa.Il sondaggio Ipr Marketing rileva anche un Pdl ai massimi storici: oltre il 39%, confermandosi il primo partito in Italia, e una Idv al 7,8%, in crescita di oltre il 3,4% rispetto ad aprile (sta raccattando voti ovunque, in particolare tra gli elettori di quella stessa sinistra cui è alleata).Il sondaggio prevede un calo – pur se contenuto - anche per la Lega Nord, data al 7,5% (contro l'8,3% che aveva alle politiche) e per l'Udc: il 4% (contro il 5,5 di aprile),Relativamente alla sinistra massimalista, Rifondazione, Verdi, Comunisti italiani, Sd, il sondaggio li vede bel lungi da una rinascita in vista delle Europee.Il sondaggio Ipr Marketing pare mostrarci un Pd pronto a prendere un bastonata alle Europee del prossimo giugno.Naturalmente è solo un sondaggio e da qui alle Europee vi sono ancora 6 mesi -ed in questo periodo potrebbe essere varata la nuova legge elettorale che, se proponesse uno sbarramento al 5%, vedrebbe alcune forze politiche venire meno- ma si tratta comunque di rilevazioni che denotano un crollo di consensi che dovrebbe far seriamente riflettere una formazione politica, il PD, nata solo un anno fa e che emetteva i primi vagiti sotto i migliori auspici, presentandosi come la vera forza riformista della sinistra italiana.Da quando la sinistra ha perso le elezioni, ci si attendeva che facesse onore al ruolo che ricopriva, quello di opposizione di Governo, e che tale opposizione fosse propositiva, fattiva e non demagogica e demolitrice, come quella cui invece la sinistra ci fa assistere da oltre sei mesi, grazie anche ad un alleato, il giustizialista Di Pietro, che sta facendo del populismo berciato la propria bandiera.Una sinistra isterica, assente di una linea politica, incapace di fare autentica opposizione, lacerata al suo interno, che non fa altro che condannare ogni iniziativa intrapresa dal Governo, senza tuttavia proporre soluzioni alternative che possano essere prese dallo stesso in debita considerazione.La sinistra confida miseramente che una opposizione di sole parole, urlata ed amplificata dai giornali di partito, sia più che sufficiente alla propria sopravvivenza politica e a dare addosso al Governo, per metterlo in cattiva luce agli occhi dei cittadini.Di questa ingenuità la sinistra paga lo scotto.Il Pd dovrebbe seriamente considerare e valutare i sondaggi odierni che la vedono sprofondare nel baratro. E li devono considerare non perché offrano dati statistici o verità, ma perché rivelano quali sono gli umori e i malumori dei cittadini, che sono poi anche elettori.Mi auguravo che in questo periodo, in cui scandali di ogni sorta (con tanto di manette ed avvisi di garanzia) coinvolgono amministratori locali e politici di sinistra in quasi tutta Italia, la sinistra riflettesse seriamente sulla questione morale, ed invece non si limiti a rispondere infantilmente che anche la destra ne è afflitta e che la destra non è degna di dare lezioni di moralità ad alcuno. Sarebbe come se un uomo tradito occultasse le propria corna dietro quelle altrui: inutile e ridicolo.Non è quello che deve fare un partito che intende proporsi ai cittadini come una autentica forza riformatrice.Ed invece così non è. La superiorità morale della sinistra torna più prepotente che mai anche a dispetto dei sondaggi che la vedono precipitare.Oggi le due anime in lotta nel Pd, daleminai e veltroniani, siglano una tregua.D’Alema e Veltroni depongono l’immagine di fratelli-coltelli che hanno mostrato fino a ieri, e tornano ad abbracciarsi. Entrambi i due parolai del Pd parlano di vergognosa campagna della destra per delegittimare il Pd (che sa benissimo delegittimarsi da solo) e ricominciano ad attaccare Berlusconi per autoincensarsi: Berlusconi è troppo ricco per capire i problemi della gente, Berlusconi fa esternazioni da cabaret, Berlusconi non è credibile quando parla di questione morale a sinistra, in Italia c'è un governo di camorristi, etc etc.La solita litania di sempre.La solita strategia che non paga.Un sondaggio approntato dall’Espresso online -tuttora aperto e a cui hanno finora partecipato oltre 2800 persone- relativo a come il Pd possa uscire dalla grave crisi che lo coinvolge, evidenzia che oltre 1500 dei partecipanti reputa indispensabile mandare a casa tutta la leadership del Pd, a cominciare da Veltroni e D’Alema, per dare spazio ad una nuova generazione. Cosa che nè Veltroni nè D'Alema faranno.Se un sondaggio non offre verità, un rilevantissimo numero di elettori che auspicano che le vecchie anime comuniste cedano la poltrona ad una new generation mostra quanto sia alta la percentuale degli illusi…… per la gioia degli illusionisti.June