Creato da lllll_June_lllll il 08/08/2008
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« Etica predicata ed etica...Evitiamo di evocare cens... »

Cesare Battisti, un perseguitato politico? No, un assassino.



Cesare Battisti, ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo, le famigerate Pac, condannato all'ergastolo per 4 omicidi e svariate rapine, è di nuovo alla ribalta della cronaca poichè il Governo del Brasile, dove ora Battisti si trova, ha deciso di concedergli lo status di rifugiato politico e impedirne l'estradizione in Italia.
Non trovo affatto che Battisti sia un perseguitato politico, ma solo e semplicemente un assassino.
Questo bieco individuo, che negli anni di piombo si divertiva a premere il grilletto ed uccidere persone oneste, negli anni '80, per sottrarsi alla giustizia italiana, se ne fuggì in Francia, dove la dottrina Mitterand offriva protezione ai terroristi italiani.
Quando a Mitterand successe Chirac, che palesò il suo consenso all'estradizione in Italia di Battisti, questi diventò uccel di bosco e poi se ne fuggì in Brasile, già meta ambita dei criminali nazisti in fuga, dove si trova da qualche anno; quel Brasile che oggi riconosce lo status di rifugiato politico a un assassino.
I rifugiati politici sono persone che fuggono dal paese in cui vivono perché hanno subito o hanno timore di subire persecuzioni politiche, religiose, razziali.
Battisti invece non è nulla di tutto questo.
Battisti è un criminale condannato per delitti efferati, dei quali peraltro non ha mai scontato la pena e dei quali non si è mai pentito. In Italia non lo si vuole perseguitare, ma si desidera unicamente che egli sconti in carcere le pene comminate per i gravissimi delitti che ha commesso.
Invece ora a questo ex terrorista rosso giunge il soccorso rosso del governo del kompagno Ignacio Lula da Silva, che reputa pericoloso per la vita di Battisti un suo ritorno in patria.
E, guarda caso, uno dei legali di Battisti, Luiz Eduardo Greenhalgh, è un ex deputato del Pt, il partito fondato da Lula.
Probabilmente il compagno Lula e la sua accolita pensano che l'Italia abbia carceri come quelle del Brasile, dove i detenuti hanno un trattamento penitenziario indegno di un paese civile, dove la dignità dell'uomo è quotidianamente calpestata e dove la Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo è carta straccia.
Citiamo un penitenziario modello brasiliano, il carcere di Natal, dove vivono in condizioni disumane anche italiani arrestati in Brasile, che ancora non si sa se sono rei di qualcosa, perchè il Brasile nega loro anche l'assistenza legale. Un carcere modello dove un anno fa una ragazza di soli 15 anni è stata rinchiusa (il caso è stato denunciato dalla 'Children and Adolescent Defense Center') per un mese in una cella con più di 20 uomini che la stupravano ripetutamente in cambio di cibo.
E tutta questa violenza per la gravissima colpa di aver commesso un furto per fame. Mica per essere stata una innocua terrorista come Battisti.
E tuttavia il lustrascarpe Lula,e il suo governo oggi vogliono fare la morale all'Italia, ritenendola pericolosa ed indegna di accogliere nelle sue carceri un nobile assassino quale il kompagno Battisti.
E mette addirittura in dubbia l'equità del processo svoltosi a suo carico in Italia.
Pare che ad intercedere a favore di Battisti sia stato anche il Presidente francese, Sarkozy, che ancora una volta (dopo il caso della terrorista rossa Petrella, cui la Francia ha negato l'estradizione) ha ascoltato le preghiere di Madame Carlà, la sua consorte ex modella, pseudo cantante, ed ora crocerossina dei terroristi.
Tra pochi giorni, con ogni probabilità, Battisti sarà libero e potrà godersi un esilio dorato a Coapacabana.
Tutto sommato non mi dispiace che se ne stia in Brasile: in Italia avremo un terrorista in meno che viene fatto salire in cattedra.
Il mio unico rincrescimento è per le vittime dei delitti di sui si è macchiato, che sono offese una seconda volta. Offese altresì da un Giustizia che non sa funzionare.
La Sinistra italiana, salvo qualche voce isolata, è silente sulla mancata concessione dell'estradizione a Battisti, che va in senso contrario a quanto deciso dal Comitato Nazionale per i Rifugiati, che recentemente aveva respinto la richiesta di asilo politico presentata dagli avvocati di Battisti..
Del resto a sinistra hanno sempre un gran riguardo per i compagni che sbagliano.


June

 
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Commenti al Post:
David_Hunter
David_Hunter il 15/01/09 alle 14:21 via WEB
A sinistra non lo definiscono nemmeno un compagno che sbaglia, ma un povero capro espiatorio. Leggevo su polisblog un post allucinante che lo presenta come un "nemico", un singolo che ormai non fa più paura, ma che la politica usa per ingenerare paura nell'opinione pubblica a fini elettorali. Se poi ti addentri nei commenti leggerai anche che vengono definiti pecoroni coloro che parlano oggi male di Battisti e gridano indignati alla sua non estradizione. Insomma lo santificano. Battisti se ne sta in Brasile e mi auguro che in Brasile magari trovi miglior sorte che in Italia. A me fanno più paura questi filo terroristi nostrani. Non è una paura fisica, ma paura dell'ignoranza, che talora fa danni peggiori di un'arma e talora arma. Ti lascio i miei saluti. Marco
(Rispondi)
 
lllll_June_lllll
lllll_June_lllll il 15/01/09 alle 17:47 via WEB
Ciao Marco. Sono andata a cercarmi e leggermi il post e i commenti che citi. Allucinanti e allucinati! Si commentano da soli. Non ho timore solo dei criminali, ma di chi li giustifica, di chi li vuole impuniti e magari vorrebbe anche chi vorrebbe che il tempo ne lavasse la memoria. Una catarsi impossibile! Un saluto a te
(Rispondi)
a_tiv
a_tiv il 15/01/09 alle 17:55 via WEB
Ciao June...che dirti? Ci risiamo con Battisti...si era rifatto una vita a Parigi, scriveno libri gialli, e sembravase non sentisse nè rimorsi e nè pentimenti per le sue vittime e per le sue responsabilità. Ricordo quando dall'Italia fu chiesto l'arresto mi lasciò di stucco la sua meraviglia e la sua rezione indignata, come se gli fosse stato sufficente il cambio di una maschera per cancellare il il dolore diffuso e le vite stroncate. C'è quasi una logica spietata, incomprensibile per noi, in coloro che sono pronti a colpire a morte, solo per un'opinione diversa, ed ad assolversi per reati di sangue, come se fatta a sinistra una cosa sia diversa dall'averla fatta da un'altra angolazione. Previti, ad esempio lo volevano marcito in cella, condannato per il reato di corruzione di un giudice ... che per stare alle sentenze non è stato neanche corrotto, essendo stato assolto dallo stesso tribunale. Battisti invece è una vittima. Per lui ci si batte per la libertà. In Brasile è un rifugiato politico perchè in Italia sarebbe addirittura perseguitato ...per aver rapinato e ucciso 4 persone. E' una vergogna? No June non lo è in Italia! Devi convincerti he la vergogna siamo noi che continuiamo a chiedere la giustizia giusta e senza altri aggettivi...perchè la giustizia si colora a seconda dei casi, come per la guerra e per la volenza, diventa proletaria o borghese, democratica o reazionaria, giustizialista o garantista, persecutoria o lassista. Siamo noi che viviamo ancorati al buon senso. Con quest'ultimo oggi in Italia non si sfama nessuno! Ciao e buona serata. Vito
(Rispondi)
 
lllll_June_lllll
lllll_June_lllll il 21/01/09 alle 20:57 via WEB
Caro Vito, quest'uomo si è messo a scrivere noir in quel di Francia, grazie all'appoggio della sinistra caviale e champagne. Non si è mai pentito dei delitti commessi, si è mostrato strafottente quando lo arrestavano, grazie ad aiuti (...) è riuscito ad andarsene in Brasile. Il riferimento che fai a Previti mi è stato fatto anche da altre persone: in effetti se Previti dovrebbe (come molti hanno invocato e tuttora invocano) marcire in cella, perchè non vi dovrebbe marcire anche Battisti? Eppure a sinistra questa è un'altra storia. Ho letto in un sito, come ho anche risposto al commento di Marco, che Battisti è il povero capro espiatorio di una strumentalizzazione politica. Ma quale strumentalizzazione politica? Si chiede giustizia! solo giustizia! Un caro saluto
(Rispondi)
insorgente
insorgente il 16/01/09 alle 22:38 via WEB
E' vero, non abbiamo bisogno di un altro "professore" universitario.
Ma i "compagni che hanno sbagliato" (i loro amici li chiamano così) hanno anche altre prestigiose occupazioni.
Alcuni lavorano in associazioni finanziate dagli enti locali, altri hanno collaborato con deputati.
Maurizio Jannelli, condannato per via Fani, ha collaborato con Raitre.
Silvia Baraldini ha svolto consulenze per la giunta di Veltroni.
L'elenco è davvero lungo.
Al riguardo ti consiglio di leggere il documento-indagine del Giornale.
Si tratta di un documento agghiacciante, te lo assicuro.
Altri compagni che hanno sbagliato si sono anche candidati alle elezioni.
Nella scorsa legislatura, nelle file del governo Proditero è stato eletto Sergio D'elia, condannato a 25 anni (ma ne ha scontati solo 12) per la morte dell'agente Fausto Dionisi, eliminato a Firenze il 20 gennaio 1978.
Lo hanno nominato SEGRETARIO DELLA CAMERA!
Memoria, l'associazione che raccoglie le vedove e i figli di poliziotti e magistrati assassinati negli anni di piombo, ha commentato: «la decisione è gravemente provocataria e offensiva, sia per le nostre famiglie, già duramente colpite dai noti fatti di sangue, sia per lo stato di diritto».
Dire che può bastare.
A presto.
(Rispondi)
 
lllll_June_lllll
lllll_June_lllll il 17/01/09 alle 15:17 via WEB
Grazie per questo elenco Gianpiero, che è ancora ridotto, rispetto alle risultanze del documento indagine che citi. Non mi sono dilungata in tal senso perchè già scrivo post lunghi e quindi ti ringrazio per avere, col tuo commento, ampliato in certo senso questo post. Non ho dimenticato nemmeno che certa sinistra e Diliberto sono andati a stendere il tappeto rosso all'arrivo all'aeroporto della Baraldini e poi, invece, alle manifestazioni pro palestina sorridevano mentre manifestanti incappucciati bruciavano fantocci dei nostri soldati. E, cosa ancora più recente, ricordiamo che al Papa fu impedito di parlare alla Sapienza mentre si organizzò di far salire in cattedra l'ex terrorista Morucci (saltata solo all'ultimo momento). Quanti altri ex terroristi sono saliti in cattedra? meglio davvero che Battisti se ne stia in Brasile (anche se mi spiace per le vittime dei suoi reati). Vi andassero anche Scalzone ed altri ex terroristi che sono reputati maestri di vita credo l'Italia sarebbe un paese migliore. un caro saluto. a presto
(Rispondi)
 
ventididestra
ventididestra il 19/01/09 alle 22:25 via WEB
queste sono prove che il '68 è stato voluto da forze golpiste che hanno perpetrato ed aumentato, portando al parossismo, il sistema di corruzione e di affarismo degradato. Il tutto mascherati dal clamore delle bombe.
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lllll_June_lllll
lllll_June_lllll il 21/01/09 alle 21:03 via WEB
e a noi sono rimasti i residuati bellici di quel periodo infimo della nostra storia. ciao
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il.corsaro.nero
il.corsaro.nero il 17/01/09 alle 13:12 via WEB
In Italia di tutto si può parlare tranne di persecuzione politica, permettiamo ad un Santoro di compiere aberranti puntate in cui la "notizia" è abilmente costruitaartefatta e propinata, figuriamoci se un BR come Battisti può pensare di esser perseguitato.
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lllll_June_lllll
lllll_June_lllll il 17/01/09 alle 15:20 via WEB
Un Brasile che si fa baffo dei diritti umani e che pensa che l'Italia sia un paese di persecuzioni mi suona stonato più di dracula alla presidenza dell'Avis. Un saluto
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ventididestra
ventididestra il 18/01/09 alle 19:56 via WEB
la c. aveva fatto una pubblicità in cui si seppellisce un'auto bianca..... forse la giustizia? profetico!
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lllll_June_lllll
lllll_June_lllll il 21/01/09 alle 21:27 via WEB
forse. Mi auguro però che le vittime dei criminali da lei protetti la denuncino, come hanno dichiarato di fare. Un saluto
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