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Facciamo che io ero...


Dai, quante volte l'avremo detta anche noi questa frase giocando da bambini nel distribuire i ruoli per i giochi in comune (io ero lo sceriffo e tu l'indiano, ad esempio... che poi, chissà perché si usa sempre l'imperfetto in questi casi, mah, misteri della vita!). Questo per parlare di finzione e realtà, argomento che trova secondo me la sua massima espressione nella famosa commedia"Sei personaggi in cerca di autore" di Pirandello, il quale ha trattato spesso proprio questo tema. Guai a chi  perde il gusto di giocare, anche da adulto: questo è un mio fermo principio. Ma il discorso finzione mi è venuto in mente a proposito di un avvenimento di cui sono stato testimone anche se virtuale; è capitato che seguendo un blog (non di questa community) avevo cominciato a conoscere una serie di persone che si mostravano abbastanza esperte sull'argomento che si trattava lì. Fin qui tutto normale, la cosa incredibile è che ad un certo punto un paio di queste "persone" hanno fatto una gaffe dalla quale si è cominciato a sospettare dell'autenticità di molte di loro; infatti quando qualcuno ha avanzato sullo stesso blog questa ipotesi, queste "persone" sono sparite in blocco e si è rimasti a chiacchierare in tre o quattro; pochi giorni dopo un ragazzo ed una ragazza scrivono sul blog confessando che tutti quei personaggi se li erano inventati di sana pianta e che non erano mai esistiti! Ora, lungi da me l'idea di fare il moralista visto che non lo sono per niente, passi pure il giocare per un pochino, passi pure il fingere di essere qualcuno (d'altra parte anche nelle chat chiunque può descriversi come vuole e può essere chiunque, penso a tutti quei nick tipo "vogliosissima, accaldata, insaziabile" che magari nascondono delle sfigate paurose!) ma pensare che qualcuno, grazie all'anonimato prende in giro gente che chiacchiera spensieratamente come in un circolo di amici o al bar, bè... mi fa tristezza, anche perché quale motivo c'era per fare questo? Ma allora sono scemo io che(e sinceramente me ne vanto) non riesco ad essere che me stesso in qualunque situazione? Possibile che la frustrazione umana arrivi al punto di fingere di essere qualcuno con tanto di nome inventato per mesi e mesi? Possibile che ci sia qualcuno che trae piacere nel far credere agli altri di essere ciò che non è? Che forse non si accetti per come realmente è? Io penso che chi arriva a questo è veramente povero... d'animo, intendo e, lasciatemelo dire, non tanto a posto psicologicamente! Allora pure io potrei raccontare che sono un pilota d'aereo... virtualmente è vero, visto che gioco con il flight simulator e lo so pure usare, ma ce ne corre tra quello ed uno vero! Quindi, giocare passi pure, ma attenzione, se ci si vuole nascondere dietro una facciata riflettiamo... questo indica sicuramente una scarsa o nulla autostima se non addirittura una grande paura di affrontare il mondo... impariamo ad essere noi stessi, i difetti se ne abbiamo si possono anche correggere; io dico che è meglio un solo me stesso vero che cento nick improbabili e falsi! E voi che ne pensate?Ciao!!!