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STORIA DELLA PIANTA DI CIOCCOLATO


   STORIA DELLA PIANTA DI CIOCCOLATOLa polverina marrone che caratterizza il cioccolatoconferendogli quel gusto unico e particolare, è inrealtà un frutto che cresce nelle zone equatoriali della terra, il Theobroma cacao (il termine, conferitogli alla fine del 1700 dal naturalista CarloLinneo, è di origine greca e significa, pensate,"cibo degli dei"). Numerose sono le varietà di alberi di cacao, ma lepiù famose rimangono il Criollo, con semi bianchi e molto profumati, e il Forassero, con semi violetti dal gusto forte e amaro. Da queste varietà vengono ottenuti numerosi ibridi, che uniscono le proprietà migliori dell'una e dell'altra pianta. I primi a coltivarlo furono, senza dubbio, i Maya anche se la leggenda vuole che l'albero del cacao crescesse spontaneamente già 4000 anni prima di Cristo. Per i popoli antichi i semi di cacao erano un beneprezioso a cui si attribuiva un valore mistico ereligioso. Essi venivano tostati, macinati, mescolati con unliquido e sbattuti fino a diventare spumosi: il cacao veniva, poi, servito come ingrediente principale di una bevanda schiumosa chiamataxocolatl, amara e molto diversa dalla cioccolatacui siamo abituati noi oggi, ma in grado di stimolare le forze fisiche e mentali.
LEGGENDA AZTECAUn'antichissima leggenda attribuisce al cioccolato natali divini: una principessa, lasciata a guardia del tesoro del suo sposo partito per difendere i confini dell'Impero, fuuccisa dai suoi nemici che invano volevano sapere dove questi fosse nascosto.Dal sangue versato dalla fanciulla nacque una pianta il cui frutto nasconde un tesoro di semi, amari come la sofferenza dell'amore, forti come la virtù, rossicci come il sangueingiustamente versato.Era il dono di Quetzalcoatl, dio del sole e del serpente piumato, fondatore della culturaprecolombiana in Messico, per il coraggio ela fedeltà pagati con la propria vita.