indirizzo delle fate

APPELLO A DE MAGISTRIS


  Bimba di 3 anni si deve operare. Infezione in ospedale, resta invalida .di Fabio FrabettiUn'infezione contratta a soli tre anni durante unintervento chirurgico ha reso totalmente invalida una bambina che dopo una nascita difficile si apprestavaad abbracciare una vita serena e vivace. Per Angela e la sua famiglia è invece iniziato untunnel di atroce sofferenza, attraversato solamentecon una incrollabile fede.PARTO PREMATURO -La casa a Napoli in cui vive con i genitori non è piùsufficiente a garantire tutti gli spazi necessari ad unacondizione del genere. Per questo da mesi il padre Tommaso Esposito,sposato con quattro figli, si rivolge alle istituzioni perchiedere un aiuto. Un uomo che pur di stare accanto alla sua bambina harinunciato al suo lavoro in un contesto economico difficilissimo: «La gravidanza di mia moglie Maria erabuonissima. Il 17 giugno 2001 aveva fatto la visita e il ginecologola trovò in ottimo stato, ma due giorni dopo ci furonodelle complicazioni, tanto il medico decise di farla trattenere in clinica. La situazione peggiorò e richiese l'intervento diun'ambulanza considerato che nelle cliniche non si possono fare parti prematuri. Solo che quell'ambulanza sembrava non arrivare mai, ilginecologo decise allora di portarla in sala parto perchénon voleva correre il rischio che accadesse qualcosa diirreparabile. Maria stava avendo un aborto spontaneo. L'ambulanza arrivò quando la bambina era già nata: Angela aveva solo 5 mesi e 14 giorni. Pesava solamente 600 grammi. Insieme alla mamma furono portate all'ospedale Cardarelli. Appena giunto in ospedale mi comunicarono un verdettosenza scampo: era impossibile che una bambina in quellostato potesse sopravvivere. I suoi organi non si erano del tutto formati. Decisi comunque di darle un nome e di battezzarla».INFEZIONE LETALE - Nonostante questo parto cosi difficile Angela fece deiprogressi straordinari ed i primi a rimanerne sorpresi furono proprio i medici. All'interno dell'incubatrice cresceva a vista d'occhio.L'ottimismo però fu subito stroncato dalla scoperta chequel parto prematuro aveva purtroppo lasciato delle scorie: la bambina era affetta da idrocefalia, una condizione che causa la dilatazione dei ventricolicerebrali. Le sue condizioni non sembravano comunque gravi. Era però necessario un intervento chirurgico, particolarmente rischioso all'età di tre mesi. L'operazione riuscì e due mesi più tardi la famigliaEsposito può finalmente tornare a casa con la lorobambina.Il peggio sembrava essere passato: Angela crescevabenissimo, era molto vivace e sembrava non averaccusato particolari complicazioni. «A undici mesi, dopo altri controlli i medici delCardarelli ci dissero che Angela doveva subire unaltro intervento per cambiare la valvola idrocefalo con una di calibro più grande. Ci fu detto che non c'era alcun pericolo. L'operazione, effettuata all'ospedale Santobono, fueffettivamente molto veloce e dopo pochi giorni tornammo a casa. Angela continuava a crescere e stava bene. A breve però scoprimmo una drammatica verità: durante quell'operazione la piccola aveva contrattoun virus mortale. Poco tempo dopo andò in coma e fu sottoposta asette interventi chirurgici alla testa. Una mole di operazioni troppo pesante per unabambina nata in quelle condizioni. Così Angela è diventata cerebrolesa, oggi ha 12 annie una invalidità del 100%».APPELLO A DE MAGISTRIS - La vera urgenza è la casa. Il suocero di Tommaso non ha fatto in tempo a sistemare anche la figlia: è purtroppo deceduto prima di trovare un alloggio che potesse avere le caratteristicheadatte ad una condizione come quella di Angela. Così nelle scorse settimane è partito un appello direttoal sindaco di Napoli Luigi De Magistris affinché possaindividuare una soluzione idonea ad una situazione diemergenza: «AngelaFONTE:LIBERO