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I BAMBINI PIANGENTI DI BOBBIO


 A Bobbio è legata una leggenda che sembra uscitada un film dell’orrore. Protagonista è un vecchio edificio abbandonato damolti anni. Sembrerebbe che questa casa, durante la secondaguerra mondiale, fungeva da "prigione" per decinedi bambini. Un orfanotrofio, nelle cui vicinanze avvengonofenomeni terrificanti: chi si avventura nei suoipressi in macchina rischia di trovarsi col motorebloccato, mentre suoi vetri che si appannanocompaiono le impronte di mani infantili.Se questo non facesse abbastanza paura, ecco che si racconta del pianto di bambini portato dal vento. Già, perché l’orfanotrofio è noto per i suoi “bambini piangenti”, piccole vittime di un incendio che in epoca imprecisata distrusse l’edificio, appiccato, manco a dirlo, dalle suore perfide che lo gestivano e che rimasero anch’esse uccise nelle fiamme.Alcuni testimoni narrano che dopo aver parcheggiatole auto in cortile, visitarono le stanze dove pare ci fossero ancora le scarpine ammucchiate e disegni vari fatti dai bambini turbati e spaventati. Aggirandosi tra i corridoi cominciarono a sentire unsentimento di disagio e persero l'orientamento, probabilmente per la suggestione esercitata da quel luogo. Decisero di andare via ma, una volta saliti nellemacchine, una di queste non voleva saperne di partire. Nonostante vari tentativi non ci furono risultati, cosìdecisero di andare a chiamare un carro attrezzi conl'altra auto mentre gli altri aspettarono dentro lamacchina guasta.Ritornarono senza aver trovato nessuno e, essendo ormai divenuto giorno, provarono ad accendere ilmotore riuscendo finalmente a farlo partire.Dando un ultimo sguardo in giro si accorsero che laneve intorno alla macchina riportava impronte di tantipiccoli piedini, e sul cofano trovarono impronte di mani di bambino, come se qualcuno avesse provato a non farli andare via. DAL WEB