KUSHINAGARA

Post N° 35


   Nell'estate del 1997 decisi insieme ad un amico di visitare la Normandia; il tempo a disposizione non era moltissimo e quindi lavorammo parecchio per organizzare un viaggio razionale e tranquillo nello stesso tempo. Un agosto ventoso e freddo.. un bellissimo oceano e cittadine semplicemente incantevoli.. Non mancammo di visitare luoghi di interesse mistico e fu proprio  in seguito alla visita di Mont Saint-Michel e della cattedrale di Bayeux.. che si decise di deviare verso l'interno.. al ritorno in Italia.. per visitare anche la Cattedrale di Chartres.     L'impatto fu travolgente. Ci si rende conto subito di essere davanti a qualcosa di miracoloso e di misterioso allo stesso tempo: una cattedrale gigantesca costruita in un paesino di poche anime.. oggi certamente più sviluppato a causa del turismoche gravita attorno alla cattedrale stessa.. ma sicuramente troppo piccolo rispetto alla mole della chiesa. Non è quindi stata costruita per caso. Anche gli scettici nei confronti di certe tematiche non possono fare a meno di chiederselo. E così come.. una volta arrivati davanti al monumento.. si rimane colpiti da tanta arte e tanta abilità costruttiva.     Entriamo nella cattedrale: poca gente.. meno di quanto immaginassimo.. e questa gradita sorpresa ci permette di visitare meglio l'interno e di goderci appieno l'incanto del sole che attraversa le vetrate e il rosone occidentale.. creando giochi di colore molto suggestivi - si parla proprio di un "blu di Chartres" per definire un particolare punto di blu .      Senza che ce ne accorgessimo.. arriviamo davanti al labirinto. Una signora dall'aspetto nordico.. sta percorrendo il labirinto a piedi nudi.     Incuriosito e quasi spinto da una forza.. faccio lo stesso. Il mio amico mi guarda e poi.. senza che gli dicessi nulla.. con mio enorme stupore si accoda a noi. Alcune persone si fanno attorno al labirinto e ci guardano percorrere le volute avanti e indietro. Alcuni di loro si aggregano.. per curiosità forse.. ma posso assicurare che il clima che si stava creando tra di noi che compivamo il " pellegrinaggio a Gerusalemme " era qualcosa di molto particolare.     Tutti in silenzio.. seguivamo il succedersi delle spire facendo attenzione a non sbagliare il percorso: stava avvenendo una sorta di meditazione di gruppo. La sensazione era come di leggero stordimento.. dovuto di certo al continuo girare intorno a se stessi a al casuale incontrare o meglio sfiorare.. un altro " pellegrino " nella voluta accanto.. ma sono certo che ci fosse anche dell'altro. Arriviamo al centro e poi usciamo seguendo il percorso inverso.     All'uscita del labirinto ci guardiamo tutti.. sorridenti.. e soddisfatti forse per il semplice fatto di aver compiuto qualcosa di inusuale.. ma in noi tutti qualcosa in più si era verificato: qualcosa di assolutamente impercettibile ma che per qualcuno avrebbe avuto un significato. Per noi è stato così.       Da quell’autunno sono cambiate tante cose nelle nostre due vite.. in meglio.. si sono raggiunte consapevolezze nuove che hanno portato ognuno a percorrere cammini ben precisi. Forse qualcosa del genere è successo anche agli altri pellegrini. Complici il destino.. la vita stessa.. il corso naturale degli eventi e perché no.. il labirinto