KUSHINAGARA

Post N° 70


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.L'esperienza d'ognuno è costellata di numerosi ed individuali         " c'era una volta ".. ossia delle piccole e varie cose.... astratte o concrete.. che hanno accompagnato il suo vivere quotidiano e che a poco a poco cambianoo spariscono.   Ovviamente esse sono legate ad abitudini.. momenti e sensazionipersonali del proprio passato - tant'è che più si invecchia ancormaggiormente si avvertono i cambiamenti di usi.. costumi e prodottidella società in cui si vive ed al punto tale da far spesso borbottareche " si stava meglio quando si stava peggio ".. oppure che " erano migliori le cose del buon tempo antico... ".     In verità il fatto che i mutamenti comportano forti pregi e fortidifetti.. mentre da un punto di vista sentimental/romantico.. nella generazionale questione.. una eterna metafora potrebbe essere iltitolo d'una classica e vecchia canzone napoletana: Tempi belli diuna volta. Ma non è qui mia intenzione d'intraprendere lirici sentieritra filosofia.. sociologia e proustiane ricerche del tempo perduto...desideravo piuttosto annotare ed evidenziare alcuni spiccioli e 'banali' esempi di cose estinte o in estinzione.. e che nel bene e nelmale diventano ma-linconici addii....   Forse è vero.. e quando un tempo.. per vedere qualche film eranecessario recarsi in un cinematografo.. era come entrare in untempio della fantasia.. dentro una magia.. non appena le luci sispegnevano. Ma con la graduale rarefazione delle sale di proiezione.. è  corsa  anche a  degradarsi  la  qualità  dei film..  con un altro collegato "addio": quello al pudore ed al buon gusto nelle immagini enei dialoghi.. tra sesso.. violenza e volgarità...   E a proposito di buon gusto.. anch'esso già alla vigilia del  terzo millennio era entrato  nel museo dei "c'era una volta". E' una faccendache possono capire bene soltanto i non più tanto giovani. Turpiloquiin radio e tv.. parolacce volgari in pubblico pur da parte di prestigiosipersonaggi... ed  un  lungo  eccetera  anche  riguardo a  talune  pocosignorili mode...   Ma con l'ingresso nel terzo millennio.. il più grande e doloroso addio.. in Italia.. giunse con  la scomparsa della Lira.. sostituita con l'Euro.Sui derivati sconvolgimenti ( anche psicologici.. soprattutto con glianziani ) è meglio non accennare.. è come mettere un dito in una piaga..la vecchia moneta vigeva dal 1861...   E sui "c'erano una volta".. forse è meglio non proseguire.. essendotalvolta tristi favole della realtà.    D'altro canto " tutto del passato ci sembra lirico.. tutto del presente ci sembra drammatico " romanzescamente sosteneva Victor Hugo..mentre " tutti i giorni sono degli addii  " saggiamente meditava Michelde Montaigne...