PROBLEMI E PENSIERI!

Mia figlia e la scuola:


Io ho due figli, prima la femmina poi il maschio, ormai sono grandi e mia figlia è sposata e laureata; Mio figlio vive con noi in attesa della donna della sua vita.Come tutte le mamme, potrei scrivere all'infinito dei loro figli. Leggendo la storia delle scarpe con i tacchi della figlia di Origanella mi sono ricordata di quando mia figlia, in seconda superiore, mi comunica che non voleva frequentare più perchè si annoiava.Lei sapeva già molto bene il programma. Perciò aveva deciso di stare a casa e dopo tre anni dare gli esami per la maturità.Lei era tutta pronta con mille argomenti per far valere le sue ragioni e a lottare per questo.Io da parte mia stanca dopo una dura giornata di lavoro, con grande naturalezza le dico: Sono più che d'accordo con te, se ti annoi, è giusto che stai in casa. La sera troverò un po' di ordine, ma non puoi fare la casalinga... ma nemmeno puoi pretendere un lavoro dirigenziale! Sai senza un titolo di studio resti sempre dietro agli altri.Lei mi risponde: posso provare a cercarmi qualche lavoretto?Quando io le dissi: Forse ho trovato! Domani parlerò con il responsabile dell'impresa delle pulizie che cercano una ragazza, anche prima esperienza lavorativa, per la pulizia dei bagni degli uffici.Lei non dice niente, ceniamo e come sempre la sera si va a letto. La mattina alle sei sento mia figlia che si alza, pensando che stesse male, mi alzai a mia volta, vado in bagno e la trovo che si prepara per uscire. Allora le dico: che fai così presto? Non devi andare nemmeno a scuola!Lei tutta seria mi dice: io vado a scuola, non ho nessuna intenzione di pulire i cessi dove vanno le tue colleghe! Le mie aspirazioni sono altre e se per realizzarle mi devo annoiare a scuola, allora va bene! Io vado a scuola.Ancora oggi, lei lo racconta a tutti dicendo che la mia naturalezza e la sconfitta della sua battaglia mai combattuta l'hanno convinta dell'errore della sua convinzione.