Creato da: gc.5frondi il 18/06/2007
IL SAPERE KOLLETTIVO a cura dei G.C. di Cinquefrondi

 

 

Post N° 292

Post n°292 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da gc.5frondi







Sabato 17 Gennaio
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
per Gaza, per la Palestina

Roma, piazza Vittorio
ore 15.30

PARTECIPIAMO TUTTE/I!

 
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Post N° 291

Post n°291 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da gc.5frondi


AIUTIAMOLI!!!

La situazione dei migranti nella x cartiera di Rosarno è tragica. Un membro dell'osservatorio sui migranti ci ha chiesto un intervento urgente. Hanno bisogno di scarpe ed indumenti.
Stanno morendo di freddo.

Chiunque volesse partecipare a questa piccola (grande) missione umanitaria può venire oggi al circolo del PRC "P.Creazzo" si
to in via Gramsci dalle 15;00 alle 20;00 a portare scarpe e vestiti.
Facciamo presto. Hanno bisogno di aiuto.
Aiutiamoli.

 
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Post N° 289

Post n°289 pubblicato il 05 Gennaio 2009 da gc.5frondi
 


La demistificazione e la morte
Ecco come i mass-media italiani trattano la morte di migliaia di civili.

scritto da Alberto Conia

Stavo guardando la Tv, quella scatola che non mi informa. Metto su canale5 alle ore 13:03. C'è il TG5 con un servizio su Hamas e la Palestina. Dopo il servizio mi sono subito precipitato qui sul pc per scrivere. Il TG5 è l'organo di informazione televisiva dell'attuale governo Berlusconi. D'altronde è normale visto e considerato che Berlusconi è il proprietario di mediaset. Normale in Italia, in ogni altro stato che si definisce democratico questo non potrebbe avvenire perchè vi sarebbe un chiaro conflitto di interessi. Il TG5 demistifica la realtà, non offre informazione perchè dopo le prime pseudo notizie con taglio giornalistico fazioso e non veritiero inizia il bombardamento con notizie inutili tralasciando la vera informazione. Non parla mai degli operai licenziati (che sono a migliaia a causa della crisi creata da finanziari e banchieri - amici di Berlusconi), non dice la verità sull'Alitalia, non ci dice che il taglio dell'Ici ha prodotto un taglio alla realizzazione delle infrastrutture di Calabria e Sicilia, non ci dice che i tagli alla cultura provocheranno migliaia di disoccupati, non informa sulla situazione scolastica ed universitaria. Non dice nulla se non quello che chiedeno Berlusconi e Bondi, e cioè diffondere ottimismo tramite servizi sui cani e sui gatti, sugli acquisti dei milanesi per natale e tante altre sciocchezze. Sarebbe ora di boicottare Mediaset.
Qualche giorno fa il Ministro Frattini aveva annunciato sulla questione medio-orienatale: "La prima cosa da fare è ripristinare la tregua e l'immediato cessate
il fuoco. Quel cessate il fuoco che,
purtroppo, Hamas aveva violato, e che ha provocato tante vittime
innocenti
. E' chiaro che anche Israele deve esercitare la moderazione
in questa reazione, fermo restando, il suo diritto a difendersi quando
la sua sicurezza è minacciata
".
Traduco questa dichiarazione di Frattini: Hamas lancia missili e provoca morti e Israele ha diritto di difendersi ( o meglio attaccare).
Un ministro degli esteri dovrebbe essere promotore di negoziati di pace.
Adesso dopo le polemiche suscitate dalle parole di Frattini serviva una chiara giustificazione popolare. Come fare??? Naturalmente hanno pensato di chiamare al portavoce del Governo: mediaset e TG5.
Un intero servizio su chi è Hamas e sul loro completo controllo della Striscia di Gaza. Un intero servizio basato su immagini di guerra e di attentati in territorio israeliano e sulla volontà di Hamas di distruggere Israele. Come a dire: questa è l'intera Striscia di Gaza pertanto i bombardamenti e l'entrata di terra di Israele nella Striscia è un sacrosanto diritto di Israele. Tutti i morti sono dei terroristi.
Niente di più falso.
Perchè?
Innanzitutto perchè l'attacco israeliano ha provocato centinaia di vittime tra i civili. Donne, bambini ed anziani. Non capisco come in un nazione come quella italiana fortemente cattolica che ridiscute sull'aborto è possibile accettare la morte di centinaia di civili inermi. Cristo si sarebbe schierato con i palestinesi.
Questa terribile tragedia si aggiunge a 2 anni di assedio in cui Gaza è stata tagliata fuori dal resto del mondo producendo la
più grave crisi umanitaria dall'inizio dell'occupazione israeliana, con il 79,4%
della popolazione della striscia sotto la soglia di povertà
, ed un tasso di
disoccupazione del 45,5%.

Come sostiene l'associazione nonviolenta Israeli Committee against House Demolitions:
“Facciamo massima chiarezza. Gli attacchi massicci di Israele su Gaza oggi hanno
un solo obiettivo sottostante:   gestire il conflitto, fermare il
lancio di razzi su Israele da una Gaza assediata e affamata senza porre fine
alla causa di quegli attacchi, 41 anni di Occupazione Israeliana sempre più
oppressiva senza il minimo segno che uno Stato Palestinese sovrano e sostenibile
potesse emergere"
.

Nel mese di Novembre il governo israeliano ha più volte  rotto la tregua attacando Gaza e provocando sei morti palestinesi; ciò ha portato alla ripresa delle ostilità da entrambi i lati. Ma questo classico schema su chi ha rotto la tregua non è cosi importante, d'altronde per i nostri organi di informazione sono sempre i palestinesi a rompere la tregua; il govero israeliano concentrando l'attenzione  sul lancio di razzi da parte di hamas prepara la sua offensiva nel tentativo di colonizzare il territorio palestinese. Il governo israeliano preferisce l'occupazione alla pace perchè mira ad annientare la possibilità di uno stato palestinese.  Il governo israeliano ha costruito un muro (dopo che tutte e tutti noi abbiamo esultato per la caduta del muro di Berlino) che divide le terre dei palestinesi in due, con gravi ripercussioni sulle condizioni di vita e sulle possibilità di spostamento per la popolazione palestinese. Hamas è responsabile di questo attacco semplicemente perchè offre una copertura al governo israeliano.
I nostri mass media continuano a demistificare la realtà incuranti della tragedia umana che si sta producendo diventando cosi corresponsabili delle morti dei migliaia di persone in tutto il mondo.
Per una vera informazione sulla Palestina vi invito a visitare l'informazione libera da condizionamenti di potere economico e politico:
http://www.forumpalestina.org/
http://www.bilin-village.org/italiano/

 
Gas lacrimogeni lanciati dai soldati israeliani contro i militanti per
la Pace palestinesi e israeliani nel corso di una manifestazione nel
villaggio di Bil’in il 6 giugno 2008.

Ecco come si comporta il governo israeliano anche di fronte ai movimenti pacifisti.

 
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Post N° 288

Post n°288 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da gc.5frondi

50° DELLA "REVOLUCION" - CUBA IN FESTA!



La
Rivoluzione cubana compie 50 anni. Le auguriamo un buon compleanno, e
naturalmente, altri cento ed oltre di questi giorni. Un'età importante,
a cui è arrivata nonostante in molti, in vari tempi, ne avessero
previsto crolli o inevitabili declini. Dopo la fine del socialismo
reale, oppure dopo che Fidel, malato, ha dovuto abbandonare la carica
di Presidente. Dopo l'attacco della Baia dei porci o i mille piani per
rovesciare Fidel. Invece la Rivoluzione cubana ha resistito. Senza
questa resistenza oggi non avremo il risveglio di un intero continente,
di quell'America latina a cui guardiamo...

Fabio Amato :: Liberazione 2/1/2009  continua...


 

 
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Post N° 286

Post n°286 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da gc.5frondi

Intervista al segretario del Prc al ritorno dal Medio Oriente

di Checchino Antonini



«A Gaza non v’è alcuna “operazione chirurgica”, è solo un massacro
-
dice Paolo Ferrero, poche ore dopo il ritorno dal suo primo viaggio in
Palestina - chiediamo la fine immediata di qualsiasi azione militare e
che l’Italia e l’Europa, o l’Onu, non si limitino solo a fare appelli,
ma prendano una posizione netta, adottando anche delle sanzioni».




Subito dopo l’atterraggio, per il segretario nazionale di
Rifondazione comunista, è stata una giornata incollata al telefono per
costruire una mobilitazione «urgente e necessaria». Il suo vuole essere
un appello, non una convocazione. «Una proposta di parte nuocerebbe
alla costruzione di una iniziativa, la renderebbe più difficile»,
spiega. L’appello è diretto al tessuto dell’associazionismo, ai
sindacati, a tutte le forze della sinistra per ricostruire un grande
movimento per la pace, per ripartire da una manifestazione nazionale.
«Ma senza alcuna equidistanza - insiste - siamo di fronte ad una azione
militare da crimine di guerra, per cui non c’è nessuna giustificazione
e dove non c’è nessuna relazione tra missili di Hamas e l’azione messa
in campo.




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