OBLIO - l'ineffabilità dei sogni

Terra

Camminiamosopra uno specchiosenza mercurio,sopra un cristallosenza nubi.Se i gigli nascesseroal rovescio;se le rose nascesseroal rovescio;se le radici guardassero le stelle,e il morto non chiudessegli occhi,saremmo come cigni.                                 Federico Garcìa Lorca
 

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La notte bella 

Devetachi, il 24 agosto 1916 Quale canto s'è levato stanotteche intessedi cristallina eco del cuorele stelleQuale festa sorgivadi cuore a nozzeSono statouno stagno di buioOra mordocome un bambino la mammellalo spazioOra sono ubriacod'universo                                        Giuseppe Ungaretti
 

Elevazione

Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari, oltre il sole e l'etere, al di là dei confini delle sfere stellate, spirito mio tu ti muovi con destrezza e, come un bravo nuotatore che si crogiola sulle onde, spartisci gaiamente, con maschio, indicibile piacere, le…
 

L'infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,e questa siepe, che da tanta partedell'ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminatispazi di là da quella, e sovrumanisilenzi, e profondissima quïeteio nel pensier mi fingo, ove per pocoil cor non si spaura. E come il ventoodo stormir tra queste piante, io quelloinfinito silenzio a questa vocevo comparando:…
 

Ed è subito sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra; trafitto da un raggio di sole; ed è subito sera.                                                                                                                                          Salvatore Quasimodo
 

L'apprendista di Asterione

Furtiva mano di un fantasma occultofra le pieghe del buio e del torporemi scuote, e io mi sveglio, ma nel miocuore notturno non trovo gesto o volto Un antico terrore, che insepoltoporto nel petto, come da un tronoscende sopra di me senza perdono,mi fa suo servo senza cenno o insulto. E sento la mia vita…
 

L'Albatro

 Sovente, per diletto, i marinai catturano degli albatri, grandi uccelli marini che seguono, indolenti compagni di viaggio, il bastimento scivolante sopra gli abissi amari. Appena li hanno deposti sulle tavole, questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi, miseramente trascinano ai loro fianchi le grandi, candide ali, quasi fossero remi. Com'è intrigato, incapace, questo viaggiatore alato! Lui,…
 

Il poeta veggente

Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato disordine di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana,…