XXI secolo?

la liberazione ... illusoria


Sia chiaro che RISPETTOed ONORO i tanti uomini e donne che hanno fatto la Resistenza che hanno combattuto, e sono morti, per costringere alla resa, se non alla fuga, i nazifascisti; nessun DISCONOSCIMENTO!!!!! Onoro quelle persone: peccato che i successori, già qualche mese dopo il 1945 lavoravano per imporcene un altro di oppressore: stavolta era un pugno in un grosso guanto di velluto ma sempre pugno era... pugno che non si è fatto mancare nulla: faceva e disfaceva governi; finanziava operazioni false flag (BR e simili di sinistra e di destra.. anzi nella destra c'erano direttamente fascisti che si prestavano volentieri allo scopo arruolati dai servizi segreti italiani, alcuni, e tutti al soldo di quelli stranieri); uccidevano Moro (sabotandone il disegno di un accordo con il PCI per far si che milioni di italiani potessero partecipare alla gestione del paese senza sentirsi in frigorifero) e, turandosi il naso, facevano occhi e orecchie da mercanti nel vedere un sistema di potere "democratico" che non prevedeva ricambio, anzi: la DC era stabilmente al potere, da sola o in compagnia, e il PCI, consapevolmente si era arroccato nelle regioni amministrate direttamente.. si chiamava "conventio ad excludendum; mettevano bombe; corrompevano uomini politici di tutti gli schieramenti; impedivano la maturazione democratica del paese e la sua naturale crescita.. e si potebbe continuare per tutti i 70 e rotti anni della nostra recente storia (tralascio il risorgimento e la riunficiazione perchè andrei off-topic) ben sapendo che tutti noi queste cose le sapevamo ECCOME ma le abbiamo rimosse: almeno quelli che oggi hanno almeno dai 40 in su le sanno; in giù lasciamo stare perchè non è colpa loro: ma l'A.N.P.I. sta facendo un ottimo lavoro e forse la memoria non è completamente persa...Veniamo alla ...... "liberazione"; una domanda: ma da cosa e per cosa? Uscivamo dal 20ennio fascista: un regime oppressore che aveva, in frode dell'allora Costituzione del Regno (lo Statuto Albertino), preso il potere.. (oggi dal porcellum in avanti di leggi come quella acerbo, fascista, ne sono state emanate eccome, ma tutti zitti e un partito di appena il 25% fa il bello e il cattivo tempo) ma il re era d'accordo, mi pare, o sbaglio? Non fu quel Savoia che rifiutandosi di firmare lo stato d'assedio per schierare l'esercito favorì la marcia su Roma? E le folle oceaniche, e lo erano davvero, non era sintomo che agli italiani piaceva il tipetto tronfio di se che li arringava (interessante leggere l'analisi del linguaggio politico fascista fatta su quel periodo nel saggio di Cedroni e Dell'Era dall'omonimo titolo edizioni Carocci)? E non era stato lui a creare il sabato fascista e le colonie marine e montane per i figli degli operai (cosa mai fatta da nessuno prima nè in italia nè altrove!!!)? Non era stato costui a mandare il prefetto Mori contro la mafia (per costringerla a scendere a patti be sapendo che i veri capimafia erano gioà a roma.... anche nel suo partito; e ben sapendo pure che un capo mafia italo-americano se ne era scappato in italia e aveva anche finanziato il partito)?Per tacere dei "comunisti" in esilio: Gramsci era scomodo nello stesso PCI di allora; Togliatti non fece nulla per farlo liberare, anzi: ufficialmente temeva che Stalin lo facesse uccidere ma in realtà, è solo un ipotesi mai dimostrata, la visione gramsciana non era in linea con il pragmatismo togliattiano: troppa democrazia e poco realismo socialista.... (in più grande dimensione: in Spagna l'esperimento anarchico, è dimostrato dai documenti degli archivi di quel paese, FUNZIONAVA ma da mosca - e dalle capitali dell'asse - arrivò l'ordine di soffocarlo con tutti i mezzi, chissà perchè comunisti e falangisti prima di massacrarsi a vicenda fecero strage degli anarchici).Gli italiani sono uno stano popolo: s'innamorano finchè va tutto bene ma quando insorgono i problemi......... gli stemmini del p.n.f. intasano le fogne (e i traditori del tipetto lo defenestrano con un ordine del giorno firmato dal ... re, sempre lui, che sentiva traballare il soglio reale sotto le reali chiappe..  E CHE SE NE SCAPPO' A BRINDISI ABBANDONANDO AL PROPRIO DESTINO I SOLDAIT E GLI ITALIANI: UNA FIGURA ESEMPLARE DELL'ITALICO ORGOGLIO NAZIONALE..... ha avuto grandi eredi nell'era repubblicana). Solo dopo il 1943 nasce la resistenza, non prima: e il MAGGIOR CONTRIBUTO DI SANGUE E' STATO DATO DAI COMUNISTI IN PRIMIS E DALLA GENTE COMUNE in secundis.. altri son venuti dopo: non sono mancati eccidi sia chiaro, ad esempio porzus o gli italiani uccisi nelle foibe (a proposito molti erano comunisti!!).. ma lo sforzo fu si di popolo ma in buona parte era un popolo .... "rosso" se non di ideologia lo era di rabbia per il sentirsi traditi e l'essere, fra l'altro, abbandonati nelle mani dei nazifascisti.Vi racconto una piccola storia personale: mio padre era di stanza a Napoli, rientrato da poco perchè ferito facendo il suo dovere di soldato (non di fascista) coscritto alla frontiera jugoslava (che ci faceva un soldato di cavalleria leggera della divisione aosta a fare la guardia alle polveriere a 2000 mila metri d'altezza? Mah .... e che dire dei parà della Folgore usati come fanteria? Mio padre si evitò la russia con quella ferita provocata da un cecchino jugoslavo... dovrebbe ringraziarlo perchè dalla russia son tornati in pochissimi, lui mi disse che fra quelli che conosceva erano solo in .... 3, leggasi TRE), al proprio squadrone quando dalla sera alla mattina, era la notte fra l'8/43 e il 9/43, gli ufficiali superiori, tutti piemontesi o giù di lì, sparirono....... se non fosse stato per due carabinieri che per caso passarono di lì e li avvisarono dell'"accaduto" non ne sapevnao nulla!!!! E li avvisarono anche che i tedeschi, e i loro servi fascisti, stavano inizando a rastrellare a napoli ed era quindi il caso di "evitare scontri", forse (come altri suoi colleghi) sarebbe stato deportato e, sempre forse, sarebbe morto.Ecco cosa fu il 1943: la fuga dei reali e la caduta di un paesino dei campanelli dove, come già accadde nel 1860, il potere si era già spostato altrove lasciando da soli chi fino ad allora, nel caso di mio padre era stato costretto, li aveva serviti! Puro stile Gattopardo. Lo scrittore spagnolo J. Cercas ha scritto: "il primo dovere di uno storico consiste precisamente nel revisionare la storia, nel mettere in questione le certezze comunemente accettate e, pertanto, nel proporre un interpretazione del passato che concordi con le conoscenze e le esperienze del presente. Il mestiere dello storico non consiste solo nel raccontare la storia, ma anche - e in fondo è la stessa cosa - nel rivedere o revisionare come la storia sia stata raccontata". E potrei finirlo qui il post perchè tutti noi dovremmo avere un sussulto e i neuroni abilitati dovrebbero mettersi in movimento...  e invece: no; accettiamo acriticamente ciò che ci danno da bere senza controllare nè valutare la discrepanza fra realtà storica e il "racconto" che ne vien fatto: una cosa è dire che la coca-cola può dare problemi allo stomaco, un altra è "aspettare che mi buchi lo stomaco"..... era un medicinale per far passare la sbornia agli ubriaconi non era nata come bevanda per tutti, bambini compresi; ripeto: una cosa è la realtà storica un altra il racconto, ecco fatto un bell'esempio... no? E, a proposito sorvolo, anche sull'appoggio, agli inizi dell'avventura, dato dai vari Bush e co (e anche da alcuni esponenti del mondo ebraico, uno era un gerarca nazista e altri erano iscritti al pnf) al nazifascismo e come si opposero all'intervento americano in guerra; una curiosità: nel dopoguerra la AT&T (e altre aziende anglo-americane) rientrarono completamente di tutti i beni sequestrati alle loro filiali tedesche e italiane, nessuna ammenda e nessuna scusa presentata agli americani e agli altri paesi che con i loro morti contribuirono alla vittoria finale!!!! E, soprattutto, NESSUN RISARCIMENTO!Ma se vogliamo raccontare allora chiediamo, perchè:non si racconta, dopo aver SERIAMENTE VERIFICATO UNA VOLTA PER TUTTE, che gli americani sbarcarono in sicilia grazie a lucky luciano (con l'operazione HUSKY), che è stata "ufficialmente" (ma lo fu anche l'incidente del golfo del tonchino mentre invece accadde davvero nel senso che fu detta una balla e che nessuno si prese la briga di controllare chi l'avesse messa in giro) smentita ma, ripeto, nessuno ha mai davvero approfondito la cosa.. non conveniva a nessuno farlo; costui venne prelevato dalla prigione e paracadutato in Sicilia dove, come accadde per lo sbarco dei mille (a fronte di una marina militare borbonica che sulla carta nel mediterraneo era seconda solo agli inglesi ma i cui ufficiali si fecero corrompere facilmente), si mise al lavoro e creò le condizioni affinchè americani e inglesi facessero a gara a chi arrivava prima a Palermo trovando anche il tempo di sparacchiare qua e là ... e di ammazzare tanti militari italiani, allo sbando, che formalmente erano ancora nemici? E che dire delle varie uccisioni, dopo definite "fortuite", fatte dagli americani (l'elenco è lunghissimo) Cosa ne è stato del "Rapporto Herlands (dal nome del suo estensore)" che 11 anni dopo, per conto dello Stato di New York, raccontò di come un capo dei capi si trasformò in un PATRIOTA che avrebbe fatto vincere la guerra nel mediterraneo agli anglo-americani e che in contropartita ebbe carta bianca per il controllo dei porti americani che gli fu "appaltato"? La mafia si dimostrò molto più efficiente dei servizi e della polizie americane (finirono in pochissimo tempo: scioperi, sabotaggi, ecc.)? non si racconta che napoli si .. liberò da sola; fu un moto, come scrisse Croce (grande pensatore ma purtroppo liberale e troppo legato a schemi romantici), di una città "lazzarona" che si strinse a riccio attorno ai propri figli e mariti (detenuti, militari sbandati, ecc.) che venivano rastrellati dai nazifascisti: fu infatti grazie, in primis, ai detenuti, alle donne, agli scugnizzi (ruolo a parte l'ebbero i giovani detenuti del carcere di nisida che si distinsero come e più degli altri) e a sparuti gruppi di soldati sbandati che presero le armi e solo ... e solo al quarto giorno arrivarono i "partigiani" dal vomero (i politici) che i nazifascisti se la filarono velocemente? E che gli americani, temendo l'indole napoletana, prima di entrare in città ingiunsero di deporre le armi a tutti; vennnero, invece, accolti come "liberatori" ma (che) appena tre mesi dopo erano odiati forse più dei tedeschi per come si comportarono: da conquistatori violenti e brutali; altro caso personale: mia nonna (classe 1906) mi raccontava sempre di come fossero violenti i bombardamenti a tappeto americani (suo marito morì per una bomba caduta vicino al suo pezzo di artiglieria) e che continuarono anche dopo l'8/9; che un certo annunciatore, divenuto poi the voice dei tg italiani dagli usa), intimava alla radio ai napoletani di deporre le armi perchè oltre che non avrebbero mangiato .. si poteva bombardare il cratere del vesuvio (allora in piena attività), terrorismo puro ...  no diciamolo in modo buonista: qualche bomba se ne andava a zonzo per conto suo e poteva trovare confortevole luogo di riposo dalle proprie fatiche il cratere del Vesuvio.. così caldo e accogliente? E che nel comando americano c'erano esponenti di spicco della mafia italo-americana (prima qualcuno di loro era stato anche fascista) e malavita locale che tenevano in mano tutto... ivi compresa la gestione dei viveri per i civili e dei fondi per la ricostruzione (molte famiglie assurte alla cronaca negli anni del dopoguerra allora fecero soldi e presero il potere vero e sono  nomi famosi ancora oggi)? E chi chiudeva gli occhi sul mercato nero ben sapendo che c'era un prezzo da pagare "al generoso aiuto" dato dai patrioti italo-americani? Nei racconti che mi son giunti a Napoli si MORIVA LETTERALMENTE di fame e solo chi aveva qualcosa da scambiare o da vendere o da (s)vendere sopravviveva: fu così che nacque il fenomeno delle "signorine" che intrattenevano gli alleati nelle strade e nei postriboli o nei locali gestiti dai soliti noti e con l'occhio che guarda altrove delle autorità alleate!!!! Sempre meglio che essere rastrellate in casa e violentate sul posto dai militari; fra i quali c'era di tutto: marocchini, americani, inglesi ecc. un sacco vero e proprio che fa impallidire i femminicidi odierni.noi ci dichiaravamo "alleati" ma di fatto non eravamo nient'altro che sudditi e conquistati e trattati come tali: anche nel dopoguerra e fino a d oggi siamo continuati ad esserlo...... eravamo il terreno di scontro dei servizi e dei poteri, più o meno, oscuri che erano in guerra, fredda per fortuna, fra loro: e non parlo della guerra fredda usa-urss ma di un altra guerra fredda: quella di costoro contro chi nella società credeva nelle parole pronunciate sui palchi dai comizianti e dai teorici dei vari partiti: erano considerati dei nemici perchè avrebbero potuto costruire un paese maturo e realmente democratico; e questo era un male per "la portaerei della democrazia" nel mediterraneo e prima linea contro il comunismo: balle perchè al di là della cortina di ferro non gliene importava nulla di tutto ciò impegnati com'erano a soffocare gli impeti di ribellione dei loro popoli sottomessi (ungheresi, cecoslovacchi, ucraini, siberiani ecc.).i punti successivi, QUELLI CHE RIGUARDAREBBERO QUANTO ACCADDE A NORD DI ROMA (LA DISTRUZIONE DEL TUTTO GRATUITA DELL'ABBAZIA DI MONTECASSINO; L'ECCIDIO DI s. ANNA DI STAZZEMA CHE FU SI COMPIUTO DA SS MA ERANO SS .... ITALIANE GESTITE DAI NAZISTI TEDESCHI E, SI VOCEFERA A SOMMESSA VOCE, ANCHE DI TRADITORI CHE FECERO LORO SOFFIATE; ECC)  ve li tralascio volutamente; non serve.... se volete approfondire di libri storia seri ce ne sono: ve ne indico alcuni:l'economia italiana dal 1861 al 1894 di Luzzatto, ed einaudi (racconta benissimo i prodromi del grande inganno messo su per "unificare il paese" mentre in realtà fu un atto imperiale del regno di sardegna che si creò, così, il proprio bel mercato coloniale in casa contemporaneamente distuggendo l'economia dei regni pre-unitari, in primis i due porti di napoli e palermo veri concorrenti a genova e all'egemonia inglese nel mediterraneo);controstoria della liberazione di Gigi Di Fiore edizioni rizzoli (un racconto romanzato e documentatissimo, con tanto di citazioni, della liberazione del paese o meglio del suo asservimento ai voleri dei vincitori);la storia falsa di Luciano Canfora edizioni Rizzoli (mette in luce le ambiguità del racconto ufficiale della storia.. per esempio la questione Gramsci e l'annichilimento dell'esperienza anarchica spagnola));il linguaggio politico di Dell'Era e Cedroni, edizioni Carocci (una dotta analisi del linguaggio politico dal fascimo a venire in avanti);un qualunque manuale serio di storia contemporanea (io suggerisco il Villari edizione per i licei);il segreto di piazza fontana di Paolo Cucchiarelli edizioni ponte alle grazie (si basa sugli atti dei vari processi al terrorismo e sulla morte del Pinelli ma i cui retroscena risalgono proprio alla liberazione e al ruolo servile del potere italiano agli interessi occidentali e alle loro malefatte.. dalle bombe a ustica tutto un mentire);ai racconti delle vostre nonne/i, padri, madri ecc. che nessuno mai ascolta e nemmeno racconta...... ma che hanno vissuto quei giorni in prima persona e che non hanno mai avuto voce ufficiale.... in attesa della vera liberazione buon 25 aprile