dal Fatto Quotidiano del 13 dicembre 2015 a firma di Loretta NapoleoniIl sogno americano è finito! Nel 2015, per la prima volta dal dopoguerra, il numero complessivo dei ricchi e dei poveri americani ha superato quello della classe media. La classe media, dunque, il fulcro di una società moderna e democratica – è questa l’immagine che dagli anni Cinquanta gli Stati Uniti hanno venduto al mondo – continua a perdere terreno rispetto ai poveri e ai ricchi.Secondo uno studio pubblicato dall’istituto di ricerca Pew nei primi mesi del 2015, 120,8 milioni di adulti appartenevano a famiglie con un reddito medio rispetto ai 121,3 milioni delle famiglie con redditi bassi o alti. E’ questo un cambiamento sociale che, a detta dei ricercatori, potrebbe segnalare una svolta politica. Come si può leggere nel rapporto, la classe media americana è al centro delle piattaforme economiche di molti candidati alla presidenza in vista delle elezioni del 2016. In America è la classe media che elegge i presidenti perché è quella che ha la maggiore coscienza politica e sociale. Ma se questa classe continua a ridursi diventa più conveniente parlare di politica ai ricchi e ai poveri. Da qui l’ascesa del populismo alla Donald Trump nell’attuale campagna elettorale. La classe media è infatti quella più prudente, che non si lascia sedurre da politiche estremiste, ad esempio quelle a carattere razziale o religioso professate da Trump.
Stati Uniti, che fine ha fatto la classe media?
dal Fatto Quotidiano del 13 dicembre 2015 a firma di Loretta NapoleoniIl sogno americano è finito! Nel 2015, per la prima volta dal dopoguerra, il numero complessivo dei ricchi e dei poveri americani ha superato quello della classe media. La classe media, dunque, il fulcro di una società moderna e democratica – è questa l’immagine che dagli anni Cinquanta gli Stati Uniti hanno venduto al mondo – continua a perdere terreno rispetto ai poveri e ai ricchi.Secondo uno studio pubblicato dall’istituto di ricerca Pew nei primi mesi del 2015, 120,8 milioni di adulti appartenevano a famiglie con un reddito medio rispetto ai 121,3 milioni delle famiglie con redditi bassi o alti. E’ questo un cambiamento sociale che, a detta dei ricercatori, potrebbe segnalare una svolta politica. Come si può leggere nel rapporto, la classe media americana è al centro delle piattaforme economiche di molti candidati alla presidenza in vista delle elezioni del 2016. In America è la classe media che elegge i presidenti perché è quella che ha la maggiore coscienza politica e sociale. Ma se questa classe continua a ridursi diventa più conveniente parlare di politica ai ricchi e ai poveri. Da qui l’ascesa del populismo alla Donald Trump nell’attuale campagna elettorale. La classe media è infatti quella più prudente, che non si lascia sedurre da politiche estremiste, ad esempio quelle a carattere razziale o religioso professate da Trump.