Fonte: W.S.I. 29 Maggio 2019, di Daniele Chicca Il governo ha appena ricevuto una lettera in cui la Commissione Europea chiede spiegazioni sulla mancata riduzione della traiettoria del debito e sulla violazione delle regole sul deficit. La missiva, che porta la firma di del vice presidente dell’organo esecutivo europeo Valdis Dombrovskis e del commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici, dice che le stime economiche del governo (su cui si basavano i conti dell’ultima legge di bilancio) sono state smentite dai fatti.A essersi rivelate scorrette, secondo le rilevazioni degli specialisti della Commissione, sono soprattutto le aspettative di crescita economica, con conseguenze dirette sul debito e sul deficit. La conseguenza di tutto ciò è che “alla luce dei dati economici definitivi, è confermato che l’Italia non ha rispettato la regola del debito” pubblico nel 2018.Il rischio per Roma è di incorrere in sanzioni. Gli strategist di Intermonte SIM prevedono che il differenziale tra Italia e Germani toccherà i 300 punti base per via delle tensioni tra Roma e Bruxelles, ma poi – vista anche l’assenza di speculazioni ribassiste di rilievo – dovrebbe “crollare”.È Antonio Cesarano, Chief Global Strategist della SIM, a dirlo. Finanziariamente e a livello di fiducia, la soglia di 300 sarebbe gestibile dalle autorità. Il valore di pericolo sarebbe più verso i 400 punti base, visti i tanti Btp in scadenza e i 120 miliardi di rimborsare nella seconda parte dell’anno.
Deficit, Ue chiede lumi all’Italia. “Spread a 300 poi crollerà”
Fonte: W.S.I. 29 Maggio 2019, di Daniele Chicca Il governo ha appena ricevuto una lettera in cui la Commissione Europea chiede spiegazioni sulla mancata riduzione della traiettoria del debito e sulla violazione delle regole sul deficit. La missiva, che porta la firma di del vice presidente dell’organo esecutivo europeo Valdis Dombrovskis e del commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici, dice che le stime economiche del governo (su cui si basavano i conti dell’ultima legge di bilancio) sono state smentite dai fatti.A essersi rivelate scorrette, secondo le rilevazioni degli specialisti della Commissione, sono soprattutto le aspettative di crescita economica, con conseguenze dirette sul debito e sul deficit. La conseguenza di tutto ciò è che “alla luce dei dati economici definitivi, è confermato che l’Italia non ha rispettato la regola del debito” pubblico nel 2018.Il rischio per Roma è di incorrere in sanzioni. Gli strategist di Intermonte SIM prevedono che il differenziale tra Italia e Germani toccherà i 300 punti base per via delle tensioni tra Roma e Bruxelles, ma poi – vista anche l’assenza di speculazioni ribassiste di rilievo – dovrebbe “crollare”.È Antonio Cesarano, Chief Global Strategist della SIM, a dirlo. Finanziariamente e a livello di fiducia, la soglia di 300 sarebbe gestibile dalle autorità. Il valore di pericolo sarebbe più verso i 400 punti base, visti i tanti Btp in scadenza e i 120 miliardi di rimborsare nella seconda parte dell’anno.